(ANSAmed) - ROMA, 7 GEN - Il premio Olof Palme per il 2015 è
stato assegnato al pastore luterano palestinese, Mitri Raheb, e
al giornalista israeliano Gideon Levy, per il "loro instancabile
impegno contro l'occupazione e la violenza e la loro lotta per
un futuro Medio Oriente caratterizzato dalla coesistenza
pacifica e dall'uguaglianza tra tutti". Con il loro lavoro hanno
offerto un raggio di speranza in un conflitto "che ha colpito
continua a colpire milioni di persone e a mettere in pericolo la
pace nel mondo".
Come predicatore e pastore nella Chiesa luterana di Betlemme,
Mitri Raheb invia un chiaro messaggio alle nuove generazioni:
"vogliamo vivere e non morire per la Palestina". In una Betlemme
bloccata per tre lati dal muro di separazione israeliano, il
religioso ha fondato la "Dar al-Kalima University College of
Arts and Culture", dedicata a corsi in cinematografia, arte e
teatro, rendendo possibile per i giovani di esprimere la loro
identità palestinese e di impegnarsi in una cultura della vita,
e di una resistenza creativa contro un soffocante isolamento.
Gideon Levy "lavora per la pace e riconciliazione , cercando
la verità e la razionalità, in una regione infestata dai
pregiudizi e dalla violenza". Con i genitori che furono
costretti ad emigrare dalla Cecoslovacchia occupata dai nazisti,
Levy , "da vero patriota, ha fatto della riconciliazione con i
palestinesi la missione della sua vita". Criticato costantemente
e minacciato spesso di morte, il giornalista "ci vuole ricordare
la cecità morale israeliana e le conseguenze della guerra e
dell'occupazione, che lui vede come una minaccia a Israele
stessa". (ANSAmed).