Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Israele si blinda, sospesi permessi a 83mila palestinesi

Netanyahu invia altre truppe in Cisgiordania, non ci piegheranno

10 giugno, 09:49

(di Massimo Lomonaco) (ANSAmed) - TEL AVIV, 10 GIU - Il giorno dopo l'attacco terroristico palestinese a Tel Aviv, Israele prende le prime misure: revoca di circa 83.000 permessi ai palestinesi per il Ramadan, due battaglioni di soldati in più in Cisgiordania e una moratoria nella restituzione dei cadaveri degli attentatori. Una mossa preceduta, la notte precedente, da una serie di arresti in Cisgiordania e dalla blindatura di Yatta, il villaggio, nei pressi di Hebron, da dove sono giunti i due autori dell'attentato, i cugini Khaled e Mohammad Mahmara (21 anni).

"Non ci piegheranno", ha detto il premier Benyamin Netanyahu tornato ieri sera sul luogo dell'attentato che è costato la vita a 4 cittadini israeliani e con un bilancio di 16 feriti. Poi ha attaccato la dirigenza palestinese: "Non ho ascoltato una condanna inequivocabile da parte dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), ma invece ho sentito le grida di gioia da Gaza e da alcune parti della società palestinese". Il premier ha anche annunciato che è stato preso "un terzo uomo coinvolto nell'attentato" ma non ha voluto rivelare nient'altro. "Siate certi che non mi fermerò alle parole", ha incalzato prima del Consiglio di Sicurezza il neo ministro della Difesa Avigdor Lieberman che - come il presidente Reuven Rivlin - ha fatto colazione al caffè-ristorante Max Brenner, centro dell'assalto nel Mercato di Sarona. Come lui sono stati molti i cittadini ad affollare il posto in un atto interpretato come "la resistenza" di Tel Aviv al terrore. Anche l'ambasciatore italiano in Israele Francesco Talò e alcuni diplomatici europei andranno oggi nello stesso luogo in solidarietà verso Israele aderendo ad un'iniziativa del leader centrista Yair Lapid.

"Sono vicino a Lei e all'amico popolo israeliano in questo triste momento", ha scritto il premier Matteo Renzi in un messaggio inviato a Netanyahu. "L'odioso crimine di Tel Aviv, perpetrato contro civili inermi, rafforza la nostra determinazione a combattere insieme il terrorismo ed a proseguire - ha concluso - la cooperazione al servizio della pace".

La città, pur reagendo, è stata scossa da un attentato che - secondo alcune analisi - ha incrinato l'ipotesi che fosse passato il peggio della cosiddetta 'Intifada dei coltelli'.

Quello di mercoledì è stato il primo attacco letale da tre mesi in qua: "ci siamo sbagliati", ha ammesso il giornalista Amos Harel su Haaretz. Il presidente palestinese Abu Mazen - pur non nominando direttamente l'attentato di Tel Aviv, come ha notato Ynet - ha riaffermato il rifiuto di "tutte le operazioni contro i civili da ogni parte, non importa con quale giustificazione".

Il suo partito, Fatah, ha però definito l'assalto mortale "una risposta individuale e naturale alla violenza israeliana". Hamas da Gaza ha invece direttamente plaudito all'azione. Secondo le ricostruzioni dei fatti, i due palestinesi sono arrivati al caffè vestiti di tutto punto. "Sembravano avvocati, ha detto uno dei testimoni. Poi dove aver consumato, si sono alzati e hanno aperto il fuoco: 4 gli israeliani uccisi, un professore universitario, un padre di famiglia e due donne.

Uno dei due palestinesi è stato catturato in una casa vicina al luogo dell'attentato dove, per ironia della sorte, era stato ospitato da un poliziotto fuori servizio pensando che fosse un un impaurito sopravvissuto all'assalto. Solo dopo il poliziotto ha capito che quell'uomo era uno degli attentatori. Secondo gli abitanti di Yatta i due cugini non militano in formazioni politiche. Fra i loro parenti figurano tuttavia un esponente di Hamas e un membro del braccio armato di al-Fatah che hanno scontato periodi di detenzione in Israele. (ANSAmed).

© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati