Le città che, secondo Hamdallah, hanno subito la riduzione delle forniture sono quelle di Jenin, Salfit e un numero imprecisato di villaggi circostanti. "I palestinesi - ha aggiunto - sono costretti a spendere enormi somme di denaro per acquistare acqua che gli appartiene..., mentre le colonie illegali israeliane possono avvalersi di un continuo servizio d'acqua".
Il Cogat - citato dall'agenzia palestinese Maan - ha spiegato di aver riparato una conduttura danneggiata e che "il flusso d'acqua è stato regolato ed è correntemente in funzione", accusando i palestinesi "di non cooperare per il miglioramento del flusso d'acqua nella regione". (ANSAmed).