"Ad Ariel che ci ha chiesto del Bds, il Movimento del boicottaggio ai danni di Israele, abbiamo ribadito - ha detto Martina - la posizione italiana, a partire dalle parole del presidente Renzi, di rigetto di quella impostazione".
Anche per quanto riguarda i palestinesi, c'e' una grande determinazione alla collaborazione: "anche in questo caso un gruppo tecnico individuerà - ha spiegato - le modalità". E' stata intanto decisa l'istituzione di quattro borse di studio per ricercatori palestinesi in modo da stringere ancor di più la cooperazione che "in questo versante può contare su diverse risorse impegnate".
"Non credo ci siano altri paesi come l'Italia - ha detto Martina che ha visitato anche le cantine del Cremisan, il complesso dei salesiani nella valle omonima in Cisgiordania - che abbiano fatto maturare in questi luoghi esperienze come queste. La particolarità dell'approccio italiano e la forza della nostra cooperazione risiede nella pluralità di istituzioni coinvolte: enti locali, società civile e stato".
Con entrambi le controparti si è poi discusso della tutela sul mercato dei prodotti italiani. "Come è successo in altre aree, anche qui - ha sottolineato - abbiamo rivendicato questa tutela delle indicazioni geografiche. E' un problema identitario e di qualità". (ANSAmed).