(ANSAmed) - TEL AVIV, 6 LUG - A 2 anni dall'ultima guerra -
era il luglio del 2014 - "molto della Striscia di Gaza resta in
rovina. Interi quartieri sono privi di rifornimenti di acqua,
gli ospedali e le cliniche distrutti non sono stati ricostruiti
e decine di migliaia di persone sono senza casa". Lo denuncia
l'ong Oxfam secondo cui nonostante alcuni miglioramenti, la
situazione a Gaza "rimane terribile": meno "del 10% delle 11
mila case completamente distrutte" durante la guerra "sono state
ricostruite".
Tra gli effetti della guerra e impatto del blocco di Gaza imposto da Israele nel 2007 "più di 75.000 palestinesi nella Striscia ancora non hanno un casa". "Due anni dopo il conflitto - ha detto il direttore di Oxfam per la regione Chris Eijkemans - il blocco impedisce in modo serio la ricostruzione e il recupero della Striscia. Fino a quando non sarà rimosso, i palestinesi che vivono a Gaza saranno impossibilitati a cambiare le loro vite e viverle in dignità libertà e sicurezza". Oxfam ha fatto appello ai leader mondiali a spingere "per l'immediata rimozione del blocco", definita "punizione collettiva".
(ANSAmed).
Tra gli effetti della guerra e impatto del blocco di Gaza imposto da Israele nel 2007 "più di 75.000 palestinesi nella Striscia ancora non hanno un casa". "Due anni dopo il conflitto - ha detto il direttore di Oxfam per la regione Chris Eijkemans - il blocco impedisce in modo serio la ricostruzione e il recupero della Striscia. Fino a quando non sarà rimosso, i palestinesi che vivono a Gaza saranno impossibilitati a cambiare le loro vite e viverle in dignità libertà e sicurezza". Oxfam ha fatto appello ai leader mondiali a spingere "per l'immediata rimozione del blocco", definita "punizione collettiva".
(ANSAmed).
