(ANSAmed) - TEL AVIV, 7 NOV - Il tribunale distrettuale di
Gerusalemme ha condannato oggi a 12 anni di carcere il 14.enne
palestinese Ahmad Manasra che un anno fa a Pisgat Zeev
(Gerusalemme) partecipò assieme a un suo congiunto - entrambi
armati di coltelli - ad un'aggressione contro un loro coetaneo
ebreo, che rimase ferito in modo grave. Il secondo assalitore fu
ucciso sul posto dagli spari di passanti israeliani, mentre
Manasra - pure ferito - fu ricoverato in un ospedale israeliano.
La famiglia di Manasra - secondo i media - dovra' inoltre rimborsare la famiglia del ragazzo aggredito con 180 mila shekel, oltre 40 mila euro. La avvocatessa della difesa Lea Zemel ha detto alla radio militare che è "inconcepibile che i giudici abbiano totalmente ignorato 50 anni di occupazione militare israeliana" i quali sono appunto lo sfondo, a suo giudizio, in cui avvenne la aggressione. (ANSAmed).
La famiglia di Manasra - secondo i media - dovra' inoltre rimborsare la famiglia del ragazzo aggredito con 180 mila shekel, oltre 40 mila euro. La avvocatessa della difesa Lea Zemel ha detto alla radio militare che è "inconcepibile che i giudici abbiano totalmente ignorato 50 anni di occupazione militare israeliana" i quali sono appunto lo sfondo, a suo giudizio, in cui avvenne la aggressione. (ANSAmed).
