(di Alessandra Baldini) (ANSAmed) - NEW YORK, 29 NOV - L'ultima battaglia di Jimmy Carter: un appello al presidente Barack Obama per il riconoscimento della Palestina. Il tempo stringe, scrive il 39esimo capo della Casa Bianca, e non solo perché lui ha 92 anni ed e' gravemente malato di cancro: "Gli Stati uniti possono ancora guidare il futuro del conflitto israelo-palestinese prima del cambio della presidenza il 20 gennaio".
Come, Carter lo spiega in un op-ed sul New York Times: "Un passo semplice ma vitale: riconoscere diplomaticamente la Palestina, come hanno fatto già 137 Paesi, e aiutare il nuovo stato a ottenere pieno riconoscimento all'Onu".
L'ex presidente teme per "lo spirito di Camp David", l'accordo da lui mediato 38 anni fa tra il presidente egiziano Anwar Sadat e il premier israeliano Menachem Begin. Teme che il suo obiettivo primario in politica estera, "portare la pace tra Israele e i suoi vicini", sfumi per sempre sotto Donald Trump.
Il Centro Carter da allora lavora per la soluzione dei due stati e anche in questi giorni i suoi negoziatori hanno ospitato un dialogo con rappresentanti israeliani e palestinesi ricevendone un "feedback" positivo. Carter non ha fiducia che lo spirito di Camp David possa sopravvivere a Donald Trump. Il tycoon eletto alla Casa Bianca ha anticipato al New York Times che il marito della figlia Ivanka, l'immobiliarista Jared Kushner, "potrebbe aiutare nel perseguimento della pace in medioriente". Kushner, un ebreo ortodosso osservante, nei giorni scorsi ha incontrato Naftali Bennett, ministro dell'educazione e leader nazionalista religioso di 'Focolare ebraico' vicino al movimento dei coloni e contrario alla soluzione dei due stati.(ANSAmed).