(ANSAmed) - NEW YORK, 3 FEB - Donald Trump avverte Israele:
"la costruzione di nuovi insediamenti o l'ampliamento di quelli
esistenti al di la' degli attuali confini potrebbe non aiutare
il raggiungimento" della pace con i palestinesi. Dopo aver fatto
del sostegno a Israele una delle pietre miliari della sua
politica estera, il presidente americano sembra potenzialmente
cambiare rotta. Anche se con toni cauti e piu' gentili rispetto
alle precedenti amministrazioni, inclusa quella di Barack Obama,
la Casa Bianca di Trump invia a Israele un messaggio chiaro
sugli insediamenti, pur precisando che una posizione ufficiale
sulle colonie non e' ancora stata presa. E Trump intende
discuterne con il premier Benjamin Netanyahu nel corso della sua
visita a Washington nelle prossime settimane. Intanto pero' il
messaggio e' stato inviato, con la Casa Bianca che in una
dichiarazione al The Jerusalem Post, riportata dalla stampa
americana, si spinge anche oltre chiedendo "a tutte le parti" di
non intraprendere "azioni unilaterali che potrebbero mettere a
rischio la capacita' di fare progressi" verso la pace, "inclusi
annunci su insediamenti".
Il cambio di rotta arriva dopo l'incontro con il Re di
Giordania, Abdullah II, giunto a Washington senza un
appuntamento ufficiale con il presidente, ma che ha spuntato un
faccia a faccia con il vice presidente Mike Pence, e un
colloquio con Trump. La Giordania non ha nascosto i suoi timori
sulla promessa di Trump di spostare l'ambasciata a Gerusalemme,
mossa che Obama e altri presidenti hanno rifiutato per paura di
una risposta violenta. La Casa Bianca di Trump ha frenato gia'
sullo spostamento dell'ambasciata, precisando che ha iniziato
solo a discuterne. L'intervento della Casa Bianca, dietro il
quale sembrerebbe esserci il consigliere Jared Kushner, arriva
dopo che Netanyahu ha annunciato la costruzione di un'ondata di
nuove case, forte dell'appoggio incondizionato di Trump.
(ANSAmed).