Negli anni il GVC ha sempre accompagnato la realizzazione di opere per assicurare un'acqua pulita, potabile, sufficiente ed equa, non solo nella regione sub-sahariana, ma anche nell'area mediorientale. In Palestina ad esempio il GVC "opera rispondendo a bisogni impellenti delle comunità più remote non raggiunte da nessuna forma di distribuzione dell'acqua, ma anche rafforzando le istituzioni palestinesi nell'integrare queste aree sotto completa occupazione israeliana con adeguati servizi". "In Libano - spiegano i volontari - assistiamo i profughi siriani garantendo acqua e servizi igienico-sanitari e contemporaneamente sostiene le istituzioni libanesi decentrate a rafforzare il loro servizio di approvvigionamento idrico e garantire di conseguenza una equa gestione per provvedere ai profughi siriani e alle stesse comunità libanesi". Il Libano accoglie 1,5 milioni di profughi siriani, 183 profughi ogni 1000 abitanti, con un fortissimo impatto sulle risorse idriche del paese. In Siria GVC sostiene il proprio personale locale e le organizzazioni attive nella città per rispondere all'emergenza idrica e sanitaria, riparando pozzi e provvedendo alle necessità più impellenti in un contesto estremamente fragile, mutabile e pericoloso.
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), oggi quasi 700 milioni di persone nel mondo non hanno accesso ad una fonte d'acqua controllata e sicura. (ANSAmed)