Caratterizzata da cerimonie solenni nelle principali città della Cisgiordania e dal suono di sirene di lutto per 69 secondi (tanti quanti gli anni trascorsi da quell'evento) la giornata ha avuto anche momenti di tensione quando gruppi di dimostranti si sono scontrati con reparti dell'esercito, in particolare presso Ramallah e Betlemme.
Ad alimentare la collera popolare gli appelli lanciati ieri dal dirigente di al-Fatah Marwan Barghouti , che dal 17 aprile è impegnato in un carcere israeliano in uno sciopero della fame ad oltranza assieme con centinaia di altri reclusi palestinesi. ''Per raggiungere una pace giusta e duratura - ha affermato il segretario generale dell'Olp Saeb Erekat - e' importante che Israele riconosca la Nakba e se ne scusi. Facciamo appello al governo israeliano affinche' apra tutti i suoi archivi del 1948 e dimostri alla sua stessa Nazione la verità di quanto fu fatto a danno del nostro popolo, incluse le politiche di pulizia etnica e gli spari sistematici verso i palestinesi che cercavano di rientrare nelle proprie abitazioni''.
Intanto la stampa dell'Anp esprime compiacimento per le elezioni locali svoltesi ieri in Cisgiordania in cui una lista vicina ad al-Fatah ha conquistato la maggioranza relativa in quattro città, con un'affluenza alle urne del 53,4%. (ANSAmed).