(ANSAmed) - TEL AVIV, 17 MAG - E' entrato oggi nel secondo
mese lo sciopero della fame ad oltranza intrapreso il 17 aprile
da un migliaio di palestinesi reclusi in Israele per attentati e
per attività antiisraeliane. Gli scioperanti richiedono migliori
condizioni di detenzione, ma finora le autorità carcerarie si
rifiutano di intraprendere con loro alcuna trattativa. Secondo
la stampa palestinese le condizioni mediche di quei detenuti
cominciano a destare preoccupazione. Da parte sua il leader
della protesta, il dirigente di al-Fatah Marwan Barghouti che
sconta l'ergastolo, ha adesso cessato - secondo la stampa
palestinese - anche di bere acqua.