TEL AVIV - Si chiama 'Aravrit' e potrebbe essere un primo spiraglio nella coesistenza tra arabi ed ebrei. La tipografa israeliana Liron Lavi Turkenich ha infatti messo a punto un sistema di scrittura stilizzato che unisce i due antichi alfabeti, consentendo a chi parla arabo o ebraico di leggere le stesse parole.
A testimoniare il successo dell'idea c'è il dato di oltre un milione di persone che - secondo la Jewish Telgraphy Agency (Jta) - ha già visto il video postato su Facebook da Kan, il nuovo ente radiotelevisivo israeliano. "Credo - ha detto alla Jta Turkenich - che l'Aravrit mandi un messaggio che siamo entrambi qui e che più ci conosciamo e meglio possiamo fare.
Questo si applica agli ebrei e agli arabi israeliani, ma anche ad Israele e ai Palestinesi e ad Israele e ai paesi arabi". Secondo il sistema messo a punto, la parte superiore della lettera è in arabo, quella inferiore invece in ebraico: il risultato è che sia chi parla la prima lingua, sia chi la seconda, è in grado di leggere le lettere che compongono la parola. Basandosi sull'opera dell'oftalmologo francese Louis Emile Javal, che a fine '900 scoprì che le persone possono leggere normalmente anche solo usando la parte superiore delle lettere latine, Turkenich ha trovato che lo stesso vale sia per la linea inferiore delle 22 lettere dell'ebraico sia per quella superiore delle 29 lettere dell'alfabeto arabo.
E così la parola 'Pace' sarà letta come 'Shalom' nella parte inferiore da chi parla ebraico e come 'Salam' nella parte superiore per chi è di madre lingua araba.
Turkenich ha spiegato che il fatto di essere di Haifa, città a forte presenza araba nel nord di Israele, ha influito molto sulla messa a punto del suo sistema.