Diverse imprese italiane "hanno una presenza importante in Arabia Saudita", ha detto ancora Alfano, soprattutto nel settore energetico e delle infrastrutture e ci sono "ottime prospettive" in altri settori. "Importanti investitori sauditi sono presenti in Italia", ha aggiunto Alfano, sottolineando che "le nostre imprese si faranno valere durante i prossimi anni".
Anche l'omologo saudita al-Jubeir ha spiegato che quelli con l'Italia sono "rapporti storici" che "ci auguriamo di ampliare", e ha ringraziato il nostro Paese per "l'impegno" nell'"affrontare le sfide della regione". Quanto alla Libia, secondo Alfano "c'è la necessità di semplificare il negoziato ", in particolare "il sistema di mediazioni". Occorre dare al nuovo inviato speciale Onu per la Libia Ghassan Salamé, ha proseguito Alfano, "tutta la forza e l'unicità del ruolo di mediatore", in modo che possa "fare sintesi" dei negoziati precedenti "per dare forza al processo di stabilizzazione del Paese". Alfano ha poi aggiunto di non avere per ora programmi di una visita nel Paese.
In merito alla situazione in Medio Oriente, "noi siamo contro eventi che pregiudichino la soluzione dei due Stati", ha detto ancora il titolare della Farnesina, come "siamo contrari al fatto che i terroristi siano considerati martiri. Questo comportamento allontana le soluzioni". "E' importante mantenere la soluzione di due Stati per due popoli, con Gerusalemme capitale", ha concluso, ed è necessario "incoraggiare le due parti ad andare in quella direzione" senza farsi "distrarre dagli eventi", augurandosi che "prevalga la ragione e che si possa ripristinare la fiducia". (ANSAmed).