La notizia arriva dall'Ufficio Centrale di Statistica palestinese, riferisce l'agenzia vaticana Fides. Questa crescita va contro la tendenza globale. Infatti, nel 2013 l'Organizzazione Internazionale del Lavoro aveva dichiarato che, dal 2000, il numero dei bambini lavoratori nel mondo era diminuito di un terzo. Tuttavia, a Gaza, quasi il 40% delle famiglie vivono sotto la soglia della povertà e il 70% dipende esclusivamente dagli aiuti umanitari. Per cercare di limitare il fenomeno, l'UNICEF, insieme a consulenti familiari e operatori sociali che lavorano in una ventina di centri per le famiglie sostenute dall'organizzazione nella Striscia di Gaza, sono impegnati a identificare e raggiungere i bambini più vulnerabili. Una volta identificato il minore, l'operatore sociale cerca di farlo reinserire nel sistema educativo , a volte anche attraverso la formazione professionale. I consulenti familiari offrono supporto educativo e psicosociale e aiutano le famiglie a mettersi in contatto con il Ministero degli Affari Sociali per chiedere un contributo economico, opportunità di lavoro stagionale o aiuti per progetti per piccole imprese.
(ANSAmed).