(ANSAmed) - TEL AVIV, 9 OTT - Israele si appresta a dare il
via alla costruzione di oltre 3.000 case in Cisgiordania: non
solo negli insediamenti ebraici maggiori, ma anche in quelli più
isolati e in quello all'interno di Hebron. Lo dice la Radio
militare che cita una prossima riunione del Comitato di
programmazione civile. La decisione, secondo Ynet, avrebbe
l'avallo di principio dell'amministrazione Usa in base ad un
accordo che scadenza gli annunci di nuove case ogni 3/4 mesi e
non più ogni poche settimane.
Del gruppo complessivo di costruzione delle nuove unità
abitative, 300 sono a Beit El, 206 a Tekoa, 158 a Kfar Etzion,
129 a Avnei Hefetz, 102 a Negohot, 97 a Rehelim e 48 a Maale
Mikhmas.
Previste anche 30 case nell'insediamento ebraico di Hebron
dove non si costruiva da tempo. "Dopo l'entrata in carica di
Trump - ha detto una fonte del governo israeliano riferita da
Ynet - Israele e la nuova amministrazione Usa hanno stabilito
criteri chiari per le costruzioni a cui gli americani non si
opponevano come l'abolizione della distinzione tra blocco di
insediamenti e insediamenti isolati.
Inoltre, è stato chiarito che gli Usa non considerano più gli
insediamenti un ostacolo alla pace". Il piano - che ora dovrà
essere ratificato dalla Commissione e dalla cui decisione si
passerà poi ai bandi di costruzione - è stato accolto con
parziale soddisfazione dagli esponenti dei Consigli dei coloni:
più a favore quelli locali, mentre Yossi Dagan Capo del
Consiglio di Giudea e Samaria (Cisgiordania) - riferito da Ynet
- si è espresso contro. (ANSAmed).