(ANSAmed) - ROMA, 9 NOV - Gaza è sotto bombardamento
israeliano, sono le 8:00 di sera e Rashid sta fumando uno
spinello sul tetto della casa di famiglia. Ha appena ricevuto
una notizia importante: ha vinto una borsa di studio per Londra,
la via di fuga che stava aspettando. Iman, la sua sorella
gemella, un'attivista molto rispettata per l'impegno sul campo,
viene contattata dall'ala islamica del centro culturale che
frequenta: le propongono di farsi esplodere in un attentato
suicida. Inizia così Fuori da Gaza, romanzo d'esordio della
scrittrice anglo-palestinese, Selma Dabbagh, da poco uscito per
l'editrice Il Sirente (pp. 372, Euro 18).
Ambientato tra Gaza, Londra e il Golfo, il romanzo segue le
vite di Rashid e Iman nel loro tentativo di costruirsi un futuro
nel bel mezzo dell'occupazione, il fondamentalismo religioso e
le divisioni tra le varie fazioni. Il padre dei due giovani, un
ex esponente dell'Olp, vive in esilio in un Paese del Golfo. La
madre - con un passato segreto nei movimenti di lotta per la
liberazione della Palestina - vive a Gaza, accudendo, Sabri, il
primogenito, inchiodato a una sedia a rotelle dopo aver perso le
gambe, la moglie e il loro figlioletto, saltati per aria in un
attentato dinamitardo. La loro storia è quella di tanti
palestinesi, incastrati in una vita infernale da cui ognuno
cerca di uscirne come può. Come i Mujahed, anche la famiglia
della Dabbagh ha alle spalle una storia fatta di diaspora,
politica e scelte scomode. Suo nonno fu più volte arrestato dai
Britannici per le sue opinioni politiche. A soli dieci anni, suo
padre è stato colpito da una granata gettata dai gruppi
sionisti, portando i genitori a scegliere di lasciare Jaffa,
dove vivevano, nel 1948. Rifugiatisi in Siria, per poi
trasferirsi in diverse parti del mondo, i familiari di Dabbagh
ben rappresentano quindi il paradigma palestinese. Raccontare la
storia dei Mujahed, una famiglia secolare - stretta fra
un'Autorità ormai finita e gruppi religiosi con cui non si
identificano - ha spiegato la stessa scrittrice nata in Scozia -
significa raggiungere il più ampio numero di persone e spiegare
loro cosa significhi vivere da palestinese. Selma Dabbagh ha
vissuto in Arabia Saudita, Kuwait, Francia e Bahrein e ha
lavorato come avvocato per i diritti umani a Gerusalemme, Il
Cairo e Londra. Fuori da Gaza è il suo primo e acclamato
romanzo, Guardian Books of the year per due anni consecutivi è
stato tradotto in francese e arabo e sarà presentato
dall'autrice l'11 e il 12 novembre prossimi al Book festival di
Pisa; il 24 novembre al Festival Nues di Cagliari e il 26
novembre alla Libreria Griot di Roma. (ANSAmed).