Al Tayyib, nella conferenza in cui ha parlato anche il presidente palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas), ha precisato che si tratta di "compiere continue attività culturali e mediatiche sotto l'egida di organizzazioni ufficiali come la Lega araba, l'Organizzazione della cooperazione islamica e le ong". Da parte sua Abu Mazen ha annunciato: "Non praticheremo la violenza e il terrorismo, continueremo a perseguire le nostre rivendicazioni con mezzi pacifici fino a recuperare i nostri diritti". Questo, ha aggiunto, nonostante un'aggressione israeliana che "continua contro il nostro popolo, la nostra terra e i nostri luoghi santi", ha sostenuto Abu Mazen. "Gerusalemme è una città araba, islamica e cristiana e senza questa città non sarà instaurata alcuna pace nella regione e nel mondo intero", ha detto ancora. "Gerusalemme sarà una porta della pace solo se è capitale della Palestina", ma "diventerà una porta di guerra, paura e assenza di sicurezza e stabilità, Dio non voglia, se non lo sarà", ha affermato Abbas. "E' porta di pace e guerra e il presidente Trump deve decidere fra le due" ma il capo della Casa Bianca "ha spinto lo stato d'occupazione" israeliano "a proseguire la sua aggressione". (ANSAmed).
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Abu Mazen, Trump decida se deve essere porta di pace o di guerra
Al Tayyib, nella conferenza in cui ha parlato anche il presidente palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas), ha precisato che si tratta di "compiere continue attività culturali e mediatiche sotto l'egida di organizzazioni ufficiali come la Lega araba, l'Organizzazione della cooperazione islamica e le ong". Da parte sua Abu Mazen ha annunciato: "Non praticheremo la violenza e il terrorismo, continueremo a perseguire le nostre rivendicazioni con mezzi pacifici fino a recuperare i nostri diritti". Questo, ha aggiunto, nonostante un'aggressione israeliana che "continua contro il nostro popolo, la nostra terra e i nostri luoghi santi", ha sostenuto Abu Mazen. "Gerusalemme è una città araba, islamica e cristiana e senza questa città non sarà instaurata alcuna pace nella regione e nel mondo intero", ha detto ancora. "Gerusalemme sarà una porta della pace solo se è capitale della Palestina", ma "diventerà una porta di guerra, paura e assenza di sicurezza e stabilità, Dio non voglia, se non lo sarà", ha affermato Abbas. "E' porta di pace e guerra e il presidente Trump deve decidere fra le due" ma il capo della Casa Bianca "ha spinto lo stato d'occupazione" israeliano "a proseguire la sua aggressione". (ANSAmed).