Coinvolgono 5 milioni di rifugiati palestinesi di cui circa 500 mila studenti''. Lo ha detto il ministro degli Esteri della Giordania, Ayman Safadi, parlando ai giornalisti a margine della Conferenza straordinaria dei Paesi donatori dell'Unrwa, l'agenzia Onu per i profughi palestinesi ospitata oggi a Roma.
''La sfida per noi - ha rimarcato - è quella di fare un passo avanti nelle nostre responsabilità e fare in modo che i bambini palestinesi continuino ad avere classi dove andare, ospedali dove potersi curare e avere cibo sulle loro tavole''.
L'Unrwa, ha precisato Safadi, è un'entità ''politica'' che dovrebbe mandare il messaggio ''che il mondo non ha abbandonato i rifugiati palestinesi che vivono da 70 anni in questa situazione e che subiscono un ingiustizia".
Insieme ai ministri di Svezia ed Egitto, la Giordania co-presiede la ministeriale straordinario dell'Unrwa, cui prendono parte oltre 70 delegazioni. Sostenere l'Unrwa, ha detto da parte sua il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry, è ''necessario per preservare la dignità dei rifugiati palestinesi, evitare il radicalismo e quindi contrastare il terrorismo''. Bisogna, ha proseguito Shoukry, he il mandato dell'Unrwa abbia un ruolo fondamentale ''nel mantenere servizi vitali che offre ai rifugiati in Libano, Giordania, Gaza, Cisgiordania''. E' importante, ha concluso, che la conferenza di oggi ''rafforzi il ruolo dell'Unrwa offrendo il necessario supporto all'organizzazione''. Il deficit cui va incontro l'agenzia Onu è di 446 milioni di dollari. Senza nuovi fondi, avvertono fonti diplomatiche dell'Unrwa, ''entro giugno prossimo saremo costretti a chiudere 700 scuole e 140 cliniche che operano in condizioni difficilissime''. (ANSAmed).