TEL AVIV - L'esercito israeliano ha chiuso diverse strade nelle aree adiacenti la Striscia di Gaza ed ha rafforzato la propria divisione del sud. Secondo il portavoce militare, la decisione è legata "alle dichiarazioni di Hamas" dopo l'uccisione di due suoi militanti ieri e alla "identificazione dell'abbandono di postazioni".
Ieri il portavoce di Hamas, Fawzi Barhoum, aveva detto che "la nostra Resistenza non accetterà mai che Israele colpisca impunemente le nostre postazioni ed i nostri uomini. Possiamo far sì - ha avvertito - che il nemico non conosca pace".
Dichiarazioni analoghe sono arrivate anche dalla Jihad islamica.
"L'esercito - ha aggiunto il portavoce militare - agirà in modo da assicurare la sicurezza dei residenti dell'area attorno Gaza e non consentirà che siano colpiti nè civili nè soldati. L'esercito è preparato per una varietà di scenari". Ieri un tank ha colpito un posto di osservazione di Hamas uccidendo due miliziani dopo che alcuni soldati israeliani vicini avevano denunciato di essere stati oggetto di fuoco. In seguito è stato chiarito che il fuoco non era diretto ai soldati ma che era parte di un'esercitazione di Hamas all'interno della Striscia. Da tempo sono in corso - con la mediazione dell'Egitto e dell'Onu - contatti indiretti tra le parti per arrivare ad un'intesa che metta fine alla crisi in atto da mesi. Alcuni rapporti apparsi sui media e attribuiti a fonti di Hamas danno per possibile un accordo complessivo entro la fine di questo mese.