(ANSAmed) - NAPOLI, 7 GEN - E' finita 0-0, ma l'importante
era essere in campo. Siria e Palestina si sono affrontate allo
stadio di Sharjah per il loro primo match nella Coppa d'Asia
2019, che è iniziata nel week-end negli Emirati Arabi Uniti: il
match era soprattutto il segno della voglia di riscatto
nazionale per i due Paesi.
La Palestina da alcuni anni è stata riconosciuta dalla
federazione internazionale e la presenza alla Coppa d'Asia è un
momento importante per milioni di tifosi sparsi in tutto il
Medio Oriente, mentre per la Siria, la rinascita della nazionale
di calcio è un segno del lento ritorno alla normalità dopo gli
anni della guerra civile e dell'invasione dell'Isis. A
testimoniare l'attesa per il match il sold-out allo stadio di
Sharjah, in un match che è stato dominato per lunghi tratti
dalla nazionale siriana ma che alla fine ha visto sorridere i
palestinesi che hanno conquistato il primo punto della loro
storia nel trofeo continentale, visto che nel 2015 si erano
qualificati, ma avevano perso tutte le partite della fase
finale.
Oggi entra in campo la Cina di Marcello Lippi che affronta il
piccolo Kirghizistan e spera di cominciare un cammino vincente
visto che è tra le favorite del torneo insieme alla Corea del
Sud e al Giappone. Ma speranze di conquistare una buona
posizione le coltivano anche i padron di casa degli Emirati
Arabi Uniti che hanno investito molto nella crescita del calcio
giovanile, ma sono stati bloccati sull'1-1 dal Bahrain nel match
d'esordio, mentre il primo colpaccio è stato messo a segno dalla
Giordania, che ha battuto 1-0 l'Australia. (ANSAmed).