ROMA - Il conflitto tra Israele e palestinesi non può durare eternamente e lo status quo può portare solo a una maggiore radicalizzazione e sofferenza. E' quanto è stato sottolineato nel corso di una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite dedicato al Medio Oriente.
"Sotto la pressione della violenza, l'espansione degli insediamenti, le misure unilaterali, le divisioni intra-palestinesi e la crescente sfiducia reciproca, le prospettive di una pace giusta e duratura restano sempre più incerte", ha rilevato il Segretario Generale aggiunto agli affari politici dell'Onu, Rosemary DiCarlo.
"La speranza di una soluzione a due Stati continua a essere sostituita dai timori crescenti di una futura annessione. La possibilità di istituire uno Stato palestinese praticabile e contiguo continua a essere erosa dai fatti sul campo", ha aggiunto.
DiCarlo ha assicurato che l'Onu prosegue i suoi sforzi per rimediare alla crisi umanitaria, economica e politica che coinvolge i territori palestinesi occupati, ma che l'assenza di una soluzione politica al conflitto rende inutili questi sforzi.
Le demolizioni e i sequestri delle strutture di proprietà palestinese proseguono in Cisgiordania e Gerusalemme est, la violenza continua e di conseguenza, secondo l'Onu, la crisi finanziaria palestinese si è aggravata. "Come ripetiamo costantemente - ha concluso il rappresentante Onu - sono essenziali la revoca del blocco e la riconciliazione intra-palestinese".