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Di Maio al Muro del Pianto, Dio salvi popoli da pandemia

Ministro parla anche di Libia, serve continuità

30 ottobre, 12:57

(ANSAmed) - GERUSALEMME, 30 OTT - "Una preghiera per tutta l'umanità. Dio salvi i popoli da questa pandemia": è il messaggio contenuto nel biglietto che il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha lasciato al Muro del pianto, visitando la Città Vecchia di Gerusalemme, e subito dopo il Santo Sepolcro. Il ministro poi andrà a Ramallah per incontrare l'omologo palestinese agli esteri Riad al-Malki ed il premier Mohammed Shtayeh.

Di Maio ha incontrato il Custode di Terra Santa padre Francesco Patton ed il Nunzio apostolico monsignor Leopoldo Girelli. Tra i temi trattati - secondo quanto si apprende da fonti ecclesiastiche - la situazione nella Regione, compresa quella in Libano e in Siria. Subito dopo di Maio - al suo secondo giorno di viaggio nella zona - ha visitato il Santo Sepolcro. Interpellato dall'ANSA a proposito del futuro del presidente libico Sarraj, che il primo novembre dovrebbe - come già annunciato pubblicamente - lasciare l'incarico alla guida del Gan, Di Maio ha risposto: "Cosa penso? Guardi, siamo ad un passaggio determinante per il futuro della Libia e in questa fase così delicata è fondamentale scongiurare qualsiasi vuoto di potere o crisi istituzionale che possa compromettere i progressi raggiunti e quelli da conseguire con il dialogo intralibico. In tale prospettiva, c'è sicuramente l'auspicio che Sarraj, al quale riconosciamo coraggio e senso di responsabilità, possa assicurare la guida del Paese fino a quando in seno al Dialogo Politico non saranno concordati i nuovi assetti istituzionali.

Si tratta di una sua scelta autonoma, naturalmente". (ANSAmed).

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