Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Onu, decisione Corte Aja su Territori è passo verso la pace

'Finita impunità crimini commessi in terre palestinesi occupate'

10 febbraio, 11:07

(ANSAmed) - ROMA, 10 FEB - La competenza della Corte penale internazionale (CPI) di giudicare eventuali crimini commessi nei Territori palestinesi occupati, compresi potenziali crimini di guerra, "è un importante passo avanti verso la fine dell'impunità e a garanzia della giustizia". Lo ha dichiarato Michael Lynk, relatore speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati, secondo cui ciò "non può che avvicinarci alla pace in Medio Oriente".

La decisione della Corte dell'Aja, definita "scandalosa" dal Consiglio di difesa del Governo israeliano che ha respinto "in maniera totale" la competenza della Corte penale, secondo Lynk offre, invece, "una profonda speranza a coloro che credono che commettere reati gravi debba avere conseguenze, non essere tollerato".

"Questo è un passo importante nella ricerca della giustizia e della responsabilità per l'inspiegabile occupazione di 53 anni della Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, e Gaza" ha detto ancora il rappresentante Onu. Il 5 febbraio scorso, la Sezione preliminare della CPI ho deciso a maggioranza che la giurisdizione territoriale della Corte sulla situazione in Palestina, uno Stato parte dello Statuto di Roma della CPI, "si estende ai territori occupati da Israele dal 1967, vale a dire Gaza e la Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est".

Secondo l'esperto, le accuse di gravi crimini che potrebbero essere indagati dal procuratore della CPI includono "le azioni di Israele durante la guerra del 2014 contro Gaza, l'e il ferimento di migliaia di manifestanti in gran parte disarmati durante la Grande Marcia del Ritorno nel 2018-2019 e le attività di insediamento di Israele a Gerusalemme Est e in Cisgiordania".

Il rappresentante Onu ha infine aggiunto che il procuratore della corte dell'Aja potrà esaminare ''anche le accuse di gravi crimini che coinvolgono gruppi armati palestinesi". (ANSAmed).

© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati