''Per porre in essere un network serio e affidabile, per raccontare il Mediterraneo, e' necessario creare una rete fra operatori della comunicazione'', ha evidenziato Duilio Giammaria, inviato del Tg1. ''Dobbiamo creare un sistema di fiducia reciproca''. Serve ''un'informazione buona, che consenta di produrre notizie affidabili, vere, con cui mettere in dubbio le notizie che vengono immesse nella Rete'', ha sottolineato Alberto Negri, inviato del Sole24ore. ''Anche quelle che vengono dal potere'', ha aggiunto. Il mondo dell'informazione avrebbe d'altra parte potuto, se avesse voluto, cogliere e raccontare tanti elementi, con i quali anticipare quel che e' accaduto in Nord Africa. ''Le Primavere arabe potevano essere previste, la crisi economica dell'area euro, della Grecia, della Spagna e dell'Italia erano prevedibili. Bastava raccontare quello che accadeva e accade, facendo circolare notizie corrette''. Malgrado i rischi della Rete e dell'attendibilita' delle notizie, d'altra parte, le agenzie di stampa mediterranee non possono fare a meno della tecnologia e della Rete. In un momento di grande cambiamento per il mondo dell'informazione, ha ricordato il direttore dell'ANSA, Luigi Contu, e' comunque sulla multimedialita' che occorre puntare. Bisogna quindi avere nuove idee e ripensare il modo di dare le notizie. ''La distanza tra le due sponde del Mediterraneo continua a esistere'', ha osservato Contu, e ''l'obiettivo delle agenzie di stampa e, in particolare il nostro con ANSAmed, e' quello di andare avanti'', malgrado le serie difficolta' che sta vivendo il mondo dell'editoria, continuando a credere ''in questa nostra intuizione, e in questo progetto che vuole unire e facilitare l'integrazione'' tra le due sponde. (ANSAmed).
Med: Aman, media alla ricerca di fiducia e linguaggi comuni
A Roma riunione 16 agenzie. Obiettivo, facilitare l'integrazione
''Per porre in essere un network serio e affidabile, per raccontare il Mediterraneo, e' necessario creare una rete fra operatori della comunicazione'', ha evidenziato Duilio Giammaria, inviato del Tg1. ''Dobbiamo creare un sistema di fiducia reciproca''. Serve ''un'informazione buona, che consenta di produrre notizie affidabili, vere, con cui mettere in dubbio le notizie che vengono immesse nella Rete'', ha sottolineato Alberto Negri, inviato del Sole24ore. ''Anche quelle che vengono dal potere'', ha aggiunto. Il mondo dell'informazione avrebbe d'altra parte potuto, se avesse voluto, cogliere e raccontare tanti elementi, con i quali anticipare quel che e' accaduto in Nord Africa. ''Le Primavere arabe potevano essere previste, la crisi economica dell'area euro, della Grecia, della Spagna e dell'Italia erano prevedibili. Bastava raccontare quello che accadeva e accade, facendo circolare notizie corrette''. Malgrado i rischi della Rete e dell'attendibilita' delle notizie, d'altra parte, le agenzie di stampa mediterranee non possono fare a meno della tecnologia e della Rete. In un momento di grande cambiamento per il mondo dell'informazione, ha ricordato il direttore dell'ANSA, Luigi Contu, e' comunque sulla multimedialita' che occorre puntare. Bisogna quindi avere nuove idee e ripensare il modo di dare le notizie. ''La distanza tra le due sponde del Mediterraneo continua a esistere'', ha osservato Contu, e ''l'obiettivo delle agenzie di stampa e, in particolare il nostro con ANSAmed, e' quello di andare avanti'', malgrado le serie difficolta' che sta vivendo il mondo dell'editoria, continuando a credere ''in questa nostra intuizione, e in questo progetto che vuole unire e facilitare l'integrazione'' tra le due sponde. (ANSAmed).