In una epica giornata elettorale, il post-trotzkista Bloco de Esquerda ora guidato dalla giovane attrice Catarina Martins era esploso, raddoppiando voti (dal 5,2% al 10,3%) e seggi (da 8 a 19) rispetto alle politiche del 2011, e diventando la terza forza politica del paese.
Un successo dovuto alla molto popolare e mediatica Catarina Martins, che ha spostato il partito su posizioni vicine a quelle di Podemos e di Syriza, cavalcando l'onda dello scontento provocata dall'austerità lacrime e sangue imposta dal premier Pedro Passos Coelho per uscire dalla crisi, che ha messo in ginocchio il paese. Militante comunista dai tempi della dittatura salazarista - allora si occupava delle 'case sicure' dei militanti clandestini del Pcp - Domicilia era passata negli ultimi anni con il Bloco. Il partito l'aveva messa in quarta posizione sulla lista, contando sulla sua immagine di vecchia militante della sinistra di Porto. L'obiettivo era di attrarre voti per garantire l'elezione dei due capolista, la stessa Catarina Martins e Joao Soeira. Ma lo tsunami del voto di scontento ha smentito tutte le previsioni: a Porto il Bloco de Esquerda ha ottenuto non due ma cinque deputati. Fra questi Domicilia. Che quasi, anzi senza quasi, si lamenta. "Mi hanno messo nei guai! Questo mi complica la vita!" ha protesta, passata la sorpresa e l'euforia. "Tutti mi dicono che devo andare a Lisbona. Ma come faccio!". Vedova, Domicilia è nonna di tre nipotini. Con il partito e i due figli, sono la sua vita. Le costa lasciarli. "Allora non vai?" le hanno chiesto preoccupati i compagni. "Certo che vado - ha chiarito però lei alla fine, dopo averci pensato su - mi hanno eletta!".(ANSAmed).