Con Rebelo de Sousa presidente, il Portogallo si avvia verso una fase di difficile coabitazione con il governo di centro-sinistra del premier Antonio Costa. Nel suo discorso subito dopo la fine dello spoglio, il neo presidente ha detto di aspettarsi che il governo generi piu' crescita economica "senza compromettere la stabilita' finanziaria". Secondo l'Associated Press, nello stesso tempo ha promesso di essere imparziale e di incoraggiare il dialogo tra i partiti politici, "sanando le ferite" delle recenti crisi.
In Portogallo il presidente non ha il potere esecutivo ed e' piu' che altro una figura rappresentativa, ma puo' costituire una voce influente ed ha la facolta' di sciogliere il Parlamento se ha la sensazione che il paese stia andando in una direzione sbagliata. Rebelo de Sousa ha ammonito che usera' la sua carica per impedire al governo di centro-sinistra anti-austerity di peggiorare la salute finanziaria del paese, appesantita dal debito.
Rebelo de Sousa subentrerà il 9 marzo al capo dello stato uscente, suo ex-compagno di partito nel conservatore Psd, ma con le mani più libere rispetto al governo di Antonio Costa, arrivato al potere benché sconfitto nelle urne il 4 ottobre dal premier uscente conservatore Pedro Passos Coalho. Costa ha realizzato un 'ribaltone' grazie all'appoggio della sinistra radicale del Bloco de Esquerda, vicino a Podemos e a Syriza, e dei comunisti-verdi del Cda.
Figlio dell'ex-ministro conservatore Baltasar Rebelo de Sousa, 'Marcelo' come viene chiamato familiarmente in tutto il Portogallo è uno dei protagonisti della vita politica del paese dalla rivoluzione dei garofani del 1974 contro la dittatura salazarista. E' stato giornalista, ha fondato fra l'altro il settimanale Expresso, ministro e leader del partito conservatore Psd dal 1996 al 1999 (sostituito nell'incarico dal futuro presidente della Commissione europea Manuel Barroso), professore universitario di diritto. Ma Marcelo Rebelo Duarte Nuno de Sousa, questo il suo nome intero, è diventato un personaggio popolarissimo nel paese negli ultimi anni come commentatore politico televisivo. Il più ascoltato e il più autorevole, "Il professore". Una tradizione in Portogallo, dove altri leader arrivati poi ai vertici dello stato, come l'ex-premier socialista José Socrates, hanno conquistato spazio e popolarità facendo i commentatori della politica negli studi televisivi.
Nella campagna elettorale 'Il Professore' ha tenuto a mettere avanti una volontà di 'dialogo', spiegando che "un presidente è un arbitro, e l'arbitro non fa i gol". Ma la sinistra lo sospetta essere un sottomarino del centrodestra, con la missione di affondare il fragile governo di sinistra di Costa, appoggiato dall'esterno da Bloco de Esquerda e Cdu.(ANSAmed).