Mosa Dodeen è stato quasi 20 anni in carcere, prima era uno studente di chimica all'università di Hebron. Ha continuato a studiare anche in prigione e ha ottenuto un master in Business Administration all'Università di Washington e ora vorrebbe continuare a studiare. Majde Amro ha 33 anni di cui un terzo passati in carcere avendo una condanna per 190 anni di galera.
Studiava ingegneria elettronica al Politecnico e ora vorrebbe continuare a studiare anche lui. "Penso di rimanere in Qatar per circa 5 anni. Passato questo periodo forse avrò la possibilità di tornare in Palestina e voglio continuare a combattere per la mia gente", ha dichiarato Amro. Sembra che tutti vogliano riprendere la loro vita da dove l'avevano lasciata prima della prigionia come se si potessero annullare quegli anni in carcere, una esperienza però difficile da cancellare. Quando raccontano della loro vita prima del carcere sembra che stiano parlando di un'altra persona, non di sé, perché ormai quel passato è così lontano da sembrare quasi estraneo, ma si aggrappano con tutte le loro forze a quella gioventù in libertà per ritrovare un punto da cui ripartire.
Tarq Ziad ha 30 anni di cui 9 passati in carcere. Prima lavorava come calzolaio, mentre ora vorrebbe studiare in Qatar.
Quasi nessuno di loro ha una moglie o dei figli, ma tutti hanno una famiglia in Palestina che ora si sta cercando di far venire in Qatar. "Sono felici di essere liberi, ma non possono tornare a casa loro in Palestina. Potrebbero passare mesi o anni prima che possano ritornare a casa e intanto il governo qatarino si sta occupando di loro anche attraverso una futura integrazione nel mercato del lavoro locale", ha dichiarato Munir Ghanam, ambasciatore palestinese in Qatar.(ANSAmed).