(ANSAmed) - ROMA, 7 MAR - Contribuire alla formazione di una
nuova classe dirigente nei Paesi della sponda Sud del
Mediterraneo e creare un ponte di fiducia tra mondo arabo,
Italia e Europa, il tutto investendo sui giovani che vogliono
sviluppare dialogo e collaborazione. Sono questi gli ambiziosi
obiettivi che l'Associazione Rondine Cittadella della Pace
intende perseguire con il progetto "Una nuova classe dirigente
per la Sponda Sud del Mediterraneo", che oggi pomeriggio alle
18.00, sara' presentato alla Camera dei Deputati, alla presenza,
fra gli altri, del ministro per la Cooperazione Internazionale e
l'Integrazione, Andrea Riccardi.
Dal 1997, l'Associazione - che ha sede nella provincia di
Arezzo - svolge un ruolo attivo nella promozione del dialogo e
della pace tramite l'esperienza dello "studentato
internazionale". Un'esperienza che vede convivere, formarsi e
frequentare corsi di laurea o master, una trentina di giovani di
culture diverse, spesso provenienti da aree di conflitto
(Balcani, Federazione Russa e Caucaso del Sud, Medio Oriente,
Africa, subcontinente indiano).
"Il nostro obiettivo - spiega all'ANSA il presidente di
Rondine, Franco Vaccari - e' quello di ricreare la fiducia tra
le due sponde del Mediterraneo''. Impossibile, aggiunge, vivere
in due mondi separati, "perche' quello che accade li' ci
riguarda tutti''. Ed e' proprio a quei giovani dei Paesi arabi
che nel 2011 hanno chiesto con vigore un cambio di leadership,
che si rivolge il progetto di Rondine.
Entro quest'estate, arriveranno in Italia i primi 15 studenti
da Tunisia Libia e Egitto. I piu' meritevoli, rimarca Vaccari.
Il programma prevede un percorso formativo di 6 mesi, replicato
per 3 anni consecutivi e in prospettiva potrebbe coinvolgere
anche l'Algeria e il Marocco. In programma c'e' anche la
gestione dei conflitti e della leadership e un corso intensivo
di lingua e cultura italiana. Al termine di questa fase, i
partecipanti avranno l'occasione di proseguire la propria
formazione nella realtà socio-politico-culturale trentina,
apprendendo le tecniche di gestione delle amministrazioni
locali, con particolare attenzione ai principi di efficienza
burocratica, gestione d'impresa e risorse umane, ricerca e
sviluppo, democrazia. "A breve potrebbero unirsi altre Regioni
italiane", aggiunge Vaccari.
Una volta completato il loro percorso a Rondine, gli studenti
rientrano nel Paese di origine dove, con l'esperienza acquisita
in Italia, potranno occupare posizioni di rilievo nella società
locale testimoniando la concreta possibilità del dialogo e della
convivenza.
A sostenere il progetto ci sono diversi partner, tra questi:
il ministero per la Cooperazione internazionale e
l'Integrazione, il ministero per gli Affari esteri, Caritas
Italiana e Provincia Autonoma di Trento. In futuro, pero',
l'Associazione intende coinvolgere non soltanto sul piano
progettuale ma anche finanziario alcuni importanti partner del
mondo Arabo. (ANSAmed).