Il provvedimento, che non ha toccata solo il poeta palestinese venuto a mancare nel 2008, ma diverse altre firme illustri del panorama poetico e letterario arabo, e' stato definito da osservatori e critici "senza precedenti".
Il quotidiano saudita Okaz, citando gli organizzatori dell'evento che ha ospitato 900 case editrici da 21 paesi, incluse 400 del Regno saudita, riferisce che durante la Fiera sono stati confiscati 420 titoli per 10,000 copie.
La denuncia, partita dalla Polizia saudita per il vizio e la virtu', si basa su passaggi dei libri incriminati ritenuti "blasfemi" o "contrari agli insegnamenti dell'Islam" o "minacce per la sicurezza".
Ritenuti pericolosi dalle autorita' della polizia religiosa anche i versi del piu' famoso poeta iracheno, Badr Shaker Al Sayyab, e con lui il compratiota Abdul Wahab Al Bayati ed il palestinese Muin Bseiso.
Ritirati inoltre dagli stand della Fiera di Riad anche i titoli di Azmi Bihara, palestinese-israeliano gia' membro della Knesset (il parlamento) che vive ora in Qatar, con posizioni vicine a quelle degli sceicchi.
I rapporti diplomatici tra le due monarchie petrolifere sono precipitate una decina di giorni fa, con il richiamo in patria dell'ambasciatore saudita a Doha in segno di protesta per "la politica di ingerenza" dell'emirato negli altri paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (Ccg).
Un'intero stand inoltre, quello della Rete araba per la ricerca e l'editoria, diretta dall'editore islamico Nawaf Al Qudaimi, e' stato interamente distrutto e tutti i libri sequestrati per "questioni di sicurezza".
Ne' sono sfuggite ai censori le impennate di potenziale indipendenza nel mondo femminile: via dagli scaffali "Quando le donne saudite guideranno la macchina?" di Abdulla Al Alami, che mette nero su bianco la lenta, ostacolata ma inesorabile rivoluzione delle donne del regno determinate a conquistarsi il diritto alla guida. E ancora, giudicati inadatti al pubblico saudita, "Il femminismo nell'Islam" e "Storia dell'Hijjab", l'abito lungo fino a terra che indossano le donne musulmane sopra i vestiti abituali. Una mano estremamente pesante quella che ha "ripulito" la Fiera che tuttavia, asseriscono alcuni attivisti, ha avuto l'effetto contrario, con diverse centinaia di titoli proibiti scaritcati da internet e varie piattaforme digitali. (ANSAmed).