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Immigrazione:Viminale, 800 mila pronti a partire dall'Africa

Con Mare Nostrum più partenze, sistema accoglienza al collasso

29 aprile, 15:16

(ANSAmed) - ROMA, 29 APR - Ci sono 800mila persone, se non di più, pronte a partire dall'Africa verso l'Europa. Lo ha detto il direttore centrale dell'immigrazione e della polizia delle frontiere, Giovanni Pinto, ascoltato in audizione dalle commissioni Difesa ed Esteri riunite del Senato. In questi primi mesi del 2014 sono arrivati via mare 25mila migranti, più della metà di quelli giunti nell'intero 2013, quando furono 43mila, e il 90% è partito dalla Libia. I numeri, ha aggiunto Pinto, "sono in linea con quelli del 2011, l'anno delle cosiddette primavere arabe, quando arrivarono 63mila migranti".

"Attraverso la Libia - ha spiegato Pinto - giunge l'universo mondo. In quel Paese c'è la percezione di assoluta mancanza di controllo e rischiamo in prospettiva di vedere aumentare sensibilmente il numero di clandestini. In Libia non c'è un primo ministro, non c'è alcuna compagine governativa, non ci sono ministri. Ci sono clan, due in questo momento, che hanno il controllo: uno di area moderata, l'altro estremista supportato dal Qatar. I rappresentanti nominati dell'Assemblea sono alle dipendenze delle tribù che controllano il territorio". "Non abbiamo di fronte - ha lamentato il dirigente del Viminale - un Governo col quale instaurare una dialettica, mancano interlocutori, possiamo dare tutti gli aiuti che vogliono, ma poi potrebbero essere usati in maniera negativa, non per le finalità stabilite". Intanto il Viminale sta pensando ad un piano di accoglienza per 50 mila migranti, "perchè i 16 mila posti dello Sprar (il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) non sono sufficienti", ha annunciato ancora il direttore centrale dell'immigrazione. "Il sistema di accoglienza per i migranti è al collasso - ha sottolineato Pinto - non abbiamo più luoghi dove portarli e le popolazioni locali sono indispettite dal continuo arrivo di stranieri".

Per Piinto, "sicuramente l'operazione Mare Nostrum ha dato risultati eccellenti, anche se ha incrementato le partenze dalla Libia". Dopo la tragedia del 3 ottobre a Lampedusa, ha ricordato, "non abbiano più morti e questo è un dato oggettivo.

Meglio gli arrivati che i morti, anche se un così massiccio arrivo di persone crea problemi. Mare Nostrum ha svolto un'operazione di drenaggio delle partenze, raccogliendo finora 23mila persone ". Gli interventi di soccorso, ha proseguito il dirigente del Viminale, "si svolgono a 30-40 miglia dalle coste libiche, le organizzazioni criminali che gestiscono il traffico di uomini lo sanno e ricorrono a natanti di qualità sempre peggiore, gommoni artigianali fatti in casa e barconi fatiscenti. Il prezzo del viaggio si è abbassato rapidamente.

Non hanno bisogno di mettere eccessivo carburante e cibo perché sanno che la percorrenza massima sarà di 10-12 ore e le organizzazioni stanno lucrando ingenti somme da questo traffico".

Secondo Pinto, serve "una exit strategy da Mare Nostrum.

Bisogna ripensare l'organizzazione del pattugliamento in mare". Il dirigente ha quindi fornito alcuni numeri sui costi sostenuti dall'Italia: nove milioni e mezzo di euro al mese per il pattugliamento; due milioni e mezzo di euro sono stati spesi per gli oltre 50 voli interni di trasferimento dei migranti dalla Sicilia ad altre località; 1,2 milioni di euro per i 30 voli di rimpatrio. "La Commissione europea - ha sottolineato - deve mettersi le mani in tasca e dare risorse". (ANSAmed).

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