(ANSAmed) - OLBIA, 12 AGO - I progetti di sviluppo per la
Costa Smeralda potrebbero essere rimodulati in base alle nuove
regole che verranno indicate dalla Regione con il Piano
paesaggistico regionale (Ppr). E' quanto ha confermato lo
sceicco del Qatar, Hammad bin Jassim bin Jaber Al Thani al
sindaco di Arzachena, Alberto Ragnedda. Ieri fra i due vi è
stato un incontro sullo yacht dello sceicco in rada nella baia
di Cala di Volpe e fra i temi del colloquio in particolare la
possibilità di un nuovo piano di sviluppo - come ha anticipato
la Nuova Sardegna e confermato all'ANSA - che non verrebbe
calato dall'alto ma si conformerebbe al territorio, condiviso
dalla comunità e soprattutto si adeguerebbe alle indicazioni
urbanistiche del Ppr che potrebbe vedere la luce dopo settembre.
Una apertura da parte dei qatarioti, investitori anche del progetto di completamento e di rilancio dell'ospedale ex San Raffaele di Olbia tramite la Qatar Foundation.
In particolare per la Costa Smeralda, già impero delle vacanze di lusso dell'Aga Khan, non viene escluso un azzeramento del vecchio piano di sviluppo, che prevedeva fra l'altro anche cinque nuovi hotel e tante ville, con la predisposizione di un nuovo progetto adeguato all'area con la conservazione delle bellezze naturali che non dovranno essere stravolte dal cemento.
Le costruzioni si adegueranno alle ricchezze della costa, il tutto sempre in una intesa "condivisa" fra amministratori locali e investitori. Dando vita così ad un nuovo corso di relazioni e di intese per la Costa Smeralda del futuro.(ANSAmed).
Una apertura da parte dei qatarioti, investitori anche del progetto di completamento e di rilancio dell'ospedale ex San Raffaele di Olbia tramite la Qatar Foundation.
In particolare per la Costa Smeralda, già impero delle vacanze di lusso dell'Aga Khan, non viene escluso un azzeramento del vecchio piano di sviluppo, che prevedeva fra l'altro anche cinque nuovi hotel e tante ville, con la predisposizione di un nuovo progetto adeguato all'area con la conservazione delle bellezze naturali che non dovranno essere stravolte dal cemento.
Le costruzioni si adegueranno alle ricchezze della costa, il tutto sempre in una intesa "condivisa" fra amministratori locali e investitori. Dando vita così ad un nuovo corso di relazioni e di intese per la Costa Smeralda del futuro.(ANSAmed).
