Eppure corre voce che stia effettivamente cercando un altro paese che lo ospiti: la Turchia è una possibilità, anche l'Iran non viene escluso. Il ministero israeliano degli esteri già si congratula per questi sviluppi. ''Nell'ultimo anno - si legge in un comunicato - abbiamo compiuto diverse mosse, direttamente ed indirettamente, per indurre il Qatar a compiere questo passo e a cessare di fornire aiuti a Hamas''. ''Il ministro degli esteri Avigdor Lieberman e nostri funzionari - prosegue il testo - hanno operato in questo senso attraverso canali pubblici e segreti, con lo stesso Qatar e con altri Paesi''.
Meshaal era stato costretto nel 2011 a lasciare la sua residenza e gli uffici di Damasco a causa della guerra civile divampata in Siria. Pur mantenendo un atteggiamento neutrale verso quel conflitto, il cuore della base di Hamas palpitava allora per gli oppositori di Bashar Assad.
Poi la leadership di Hamas ha subito i contraccolpi degli avvenimenti in Egitto: ha prima gioito per i successi dei Fratelli musulmani, ma è poi caduta in disgrazia con il nuovo esecutivo di Abdel Fatah al-Sisi. Per il Cairo infatti Hamas è una organizzazione che fiancheggia attivamente i terroristi islamici attivi nel Sinai, e sempre più di frequente in territorio egiziano. Hamas assicura di non aver mai interferito nelle questioni interne dell'Egitto: ma al Cairo Khaled Meshaal non è persona gradita.
Di recente Egitto e Qatar hanno normalizzato le loro relazioni, dopo un lungo periodo di ostilità. Ed è in questo contesto che arrivano oggi le notizie relative allo 'sfratto' di Meshaal. A Gaza i dirigenti locali di Hamas preferiscono mantenere un profilo basso e si astengono dal biasimare i dirigenti di Doha che peraltro, viene notato, stanno ancora generosamente finanziando alcuni progetti di ricostruzione nella Striscia. Gli osservatori locali rilevano che ancora di recente Hamas ha inviato in Iran una delegazione ad alto livello e che Meshaal è stato accolto con calore in Turchia. Israele segue questi sviluppi da vicino. ''Ci congratuliamo con il Qatar - afferma il ministero degli esteri - e ci aspettiamo del governo turco che ne segua l'esempio''. (ANSAmed).