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Golfo: Ccg accusa Beirut per parole Nasrallah contro Bahrein

Richiamati ambasciatori per "odioso" discorso su arresto Salman

15 gennaio, 14:45

(Di Alessandra Antonelli) (ANSAmed) - DUBAI, 15 GEN - Le monarchie petrolifere del Golfo non hanno affatto gradito le parole ed i toni del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, nei confronti di Manama, criticata per l'arresto e la detenzione di Ali Salman, leader del maggior blocco dell'opposizione Al Wefaq.

Bahrein, Emirati Arabi Uniti (Eau) e il Consiglio di Cooperazione del Golfo (Ccg) hanno richiamato gli ambasciatori libanesi dei rispettivi paesi per formalizzare la protesta.

"Gli Eau condannano severamente le parole ostili ed infiammatorie che incitano alla violenza e al terrorismo e sono una fragrante violazione della politica interna del Bahrein" ha dichiarato Tarek Ahmad, sottosegretario agli Esteri emiratino. In un discorso televisivo tramesso venerdi' scorso, il capo del Partito di Dio libanese aveva apertamente criticato le autorita' del Bahrein per l'arresto e la detenzione di Ali Salman, leader del maggior blocco dell'opposizione Al Wefaq, con l'accusa di "promuovere cambiamenti politici violenti". Il suo primo fermo, avvenuto il 28 dicembre e' stato poi esteso per altri 15 giorni all'inizio di gennaio.

La famiglia reale del piccolo emirato petrolifero e' stata accusata di "portare avanti un progetto sul modello sionista" negli stati del Golfo, garantendo cittadinanza e posti di lavoro a musulmani sunniti di altre nazionalita'. L'accusa alle autorita' del Bahrein di voler alterare artificialmente la realta' demografica del paese non e' nuova.

E' stata ripetutamente mossa dalle opposizioni dell'emirato che, ad ampia maggioranza sciita, e' governata dalla dinastia sunnita degli Al Khalifa.

Gli sciiti denunciano da anni discriminazioni nei loro confronti e politiche che tentano di bilanciare demograficamente il paese in favore dei sunniti.

Gli attriti mai sopiti tra le due confessioni, con regolari fiammate di violenza, sono emerse in tutta la loro gravita' durante la primavera araba quando le dimostrazioni di Piazza della Perla hanno provocato una durissima repressione da parte delle autorita' con un bilancio di almeno 40 morti e centinaia di denunce per maltrattamenti ed abusi.

Salman era stato arrestato alla fine di dicembre per aver organizzato una manifestazione pacifica nella quale pero' si protestava contro le elezioni di novembre - che Al-Wefaq con gli altri movimenti d'opposizione avevano boicottato - e chiedevano le dimissioni del governo e del parlamento.

Il disappunto e la protesta di Manama per le parole del Sayed Nasrallah erano state immediate. Sono seguite quelle del segretario del Ccg Abdul Latif Al Zayani e del ministro degli affari esteri emiratino. (ANSAmed).

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