Infantino ha visitato l'impianto da 60.000 spettatori e ha anche giocato una partitella sette contro sette in campo, ammirando l'architettura che punta sui riferimenti alla cultura araba.
"Restituisce - ha detto Infantino in dichiarazioni riportate sul sito della Fifa - una chiara sensazione di calcio con un tocco locale. La forma che ricorda una tenda è unica e i motivi arabi sul tetto sono bellissimi".
La costruzione dello stadio è andata avanti nonostante la pandemia con stringenti protocolli covid19. Attualmente gli stadi Khalifa International, Al Janoub e Education City Stadium sono stati già inaugurati, mentre altri tre l'Al Bayt, l'Al Rayyan e l'Al Thumama, sono nelle fasi finali di costruzione. Il comitato organizzatore ha assicurato che tutti gli otto stadi saranno pronti ben prima dell'inizio del torneo. "Sono molto compiaciuto - ha commentato Infantino - dei progressi nell'organizzazione del Mondiale. Avevamo visto i progetti ma vedere la realtà ti colpisce. Il Qatar è riuscito in questi sei mesi ad andare avanti sia sulle infrastrutture che su passi avanti come la riforma del lavoro che è stata da poco annunciata dal governo, mentre il mondo si era fermato.
"Siamo orgogliosi di ospitare i Mondiali - ha detto Hassan Al Thawadi, segretario generale del comitato che si occupa dell'organizzazione - per la prima volta nel mondo arabo.
Abbiamo anche la responsabilità di affrontare il mondo nel rapporto con il covid19 e siamo ottimisti che per il novembre 2022 saremo pronti ad ospitare tifosi da tutti i continenti per festeggiare insieme, uniti dalla loro passione per il calcio. E' stato bello ospitare Infantino ad Al Bayat, che è già un simbolo della città di Al Khor ma rappresenta anche la cultura e la storia del Qatar grazie al suo design".
(ANSAmed).