Alla cerimonia sono intervenuti il ministro della cultura serbo, Predrag Markovic, l'Ambasciatore d'Italia a Belgrado Armando Varricchio. il direttore dell'unita' tecnica locale della Cooperazione italiana allo sviluppo, Santa Mole', il direttore dell'Iscr Gisella Capponi e il capo progetto dei corsi tenuti dall'Iscr in Serbia Donatella Cavezzali.
Il progetto ha preso il via nel 2006 con la redazione di uno studio di fattibiluta' elaborato da un gruppo misto di esperti italiani e serbi, presentato a Belgrado l'anno successivo.
Tenendo conto delle esigenze emerse da tale studio, in Serbia e' maturata l'idea di costituire un'unica istituzione operante nel campo della tutela del patrimonio culturale e naturale, materiale e immateriale. In questo quadro la Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo ha aderito all'iniziativa proposta dal governo serbo finanziando il progetto pilota, il cui obiettivo principale e' la formazione di professionisti del settore. Sono stati organizzati corsi formativi nel campo della conservazione di dipinti, tessuti, metalli, siti archeologici, dipinti murali, materiali lapidei. Tali corsi hanno visto la partecipazione di 102 allievi provenienti dalla Serbia e dal resto della regione balcanica. I corsi specialistici sono stati offerti gratuitamente, con tutti gli allievi che hanno ricevuto vitto e alloggio.
Nell'ambito dello stesso progetto sono stati realizzati i laboratori peofessionali di restauro del Cik, dotati di tutte le piu' recenti attrezzature tecniche e specialistiche.
La Direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo ha reso possibile il progetto mettendo a disposizione oltre 974 mila euro.
I tre migliori allievi dell'Istituto per la conservazione di Belgrado avranno la possibilita' di seguire un corso di due mesi presso l'Iscr di Roma.
Dopo la cerimonia di inaugurazione, il ministro della cultura Markovic e l'Ambasciatore Varricchio, in una cerimonia nell'atrio del Museo nazionale di Belgrado, hanno consegnato i diplomi ai 102 allievi serbi che hanno frequentato i corsi di formazione tenuti dagli specialisti dell'Iscr nella capitale serba.
Nei loro interventi il ministro Markovic e l'Ambasciatore Varricchio hanno sottolineato l'importanza di questo genere di iniziative, che rafforzano e estendono la gia' solida collaborazione tra Italia e Serbia nel campo culturale. ''Non si costruisce il futuro se non si ha amore e coscienza del passato'', ha detto l'Ambasciatore d'Italia secondo il quale il Centro di restauro di Belgrado ha una vocazione regionale.
(ANSAmed)