Ieri sera a Belgrado e' stato presentato, in prima assoluta in Serbia e nella regione geografica dei Balcani e danubiana, il pluripremiato film di Paolo Virzì, "Il capitale umano", che ha concluso il Festival cinematografico belgradese di fine estate "dei blockbusters", una rassegna dei sette "magnifici" film dell'anno, campioni, a livello mondiale, di premi, di consensi del pubblico e di incassi.
Grande successo di pubblico e di consensi sta avendo la rassegna di dieci appuntamenti con il cinema d'autore italiano contemporaneo in corso al Centro Culturale di Kikinda, città del nord della Serbia, vicina ai confini di Romania e Ungheria.
L'Istituto italiano di Cultura a Belgrado presenta fino al 19 novembre, ogni mercoledì, un film italiano d'autore contemporaneo in lingua italiana, con sottotitoli in serbo. "Il cinema fornisce un prezioso contributo alla conoscenza reciproca, creando occasioni di incontro, riflessione e dialogo", ha detto Sira Miori, direttore dell'Istituto italiano di Cultura a Belgrado in occasione della presentazione dell'evento. "Attraverso le immagini e un linguaggio comunicativo, il cinema costituisce uno dei canali privilegiati di informazione sulla vita e sulle tendenze culturali di un Paese, ma anche sui fatti sociali, economici e politici più rilevanti sui quali i cittadini si interrogano".
La selezione proposta dall'Istituto di cultura ai Centri culturali delle città della Serbia comprende film di registi affermati e opere prime di giovani autori che hanno incontrato il favore delle giurie, della critica e del pubblico, in manifestazioni prestigiose: dalla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, al Festival del Cinema di Cannes, al Premio David di Donatello, al Festival di Berlino, al recente Festival del Cinema d'Autore di Belgrado. Sono opere che confermano la vitalità di grandi maestri come Bernardo Bertolucci e Paolo e Vittorio Taviani, accanto ad autori più giovani, come Paolo Sorrentino, Giuseppe Tornatore, Gianfranco Rosi e Matteo Garrone, con la presenza di promettenti registi delle ultime generazioni: da Saverio Costanzo a Daniele Vicari a Silvio Soldini, Gianni De Gregorio, Emma Dante, Matteo Oleotto. La rassegna continuerà a Nis, popolosa città della Serbia meridionale, a partire dal 3 ottobre. Poi sarà la volta di Kragujevac, dove l'Istituto italiano di Cultura è impegnato nella costituzione di un dipartimento di lingua e letteratura italiana presso l'Università di questa importante città della Serbia centrale, sede degli stabilimenti Fiat.
Queste rassegne rappresentano "un'ulteriore occasione di incontro e di dialogo tra il pubblico italiano e quello serbo, sempre aperto e attento alla conoscenza della vicina realtà italiana, in un momento storico importante di riflessione e di approfondimento delle dinamiche connesse alla promozione della Strategia per la costituzione della Macroregione Adriatico Ionica, che contribuirà, in futuro, a rinsaldare maggiormente i legami tra i nostri due Paesi". E "nel rigoroso rispetto delle diversità linguistiche e culturali, nazionali e regionali", sarà così "valorizzato, promosso e potenziato quel patrimonio culturale comune ai popoli d'Europa che costituisce la nostra più originale specificità e ricchezza.", ha concluso Sira Miori.
(ANSAmed).