(ANSA) - BRUXELLES, 26 SET - L'Unione europea ha messo in
cantiere di investire 11 miliardi di euro per sostenere il
processo di integrazione dei Paesi candidati all'adesione.
Nella 'lista della spesa' dei cosiddetti 'fondi di assistenza di
pre-adesione' (Ipa2) pubblicata oggi ad aggiudicarsi quasi la
metà della torta è la Turchia, con uno stanziamento di 620,4
milioni di euro per il 2014 e un totale di circa 4 miliardi e
mezzo di euro complessivi fino al 2020.
La seconda beneficiaria è la Serbia, che incassa aiuti per
195,1 milioni di euro quest'anno e oltre un miliardo e mezzo in
sette anni. Seguono l'ex Repubblica jugoslava di Macedonia con
un pacchetto complessivo 2014-2020 di 664,2 milioni, poi
l'Albania (649,5 milioni), il Kosovo (645,5 milioni) e il
Montenegro (270,5 milioni).
Nuovo ritardo invece per Sarajevo: il 2014 sembra destinato
al blocco dei fondi, come già successo per il 2013. Il problema
è sempre quello della "mancanza di un meccanismo di
coordinamento a livello statale" ha detto Peter Stano, portavoce
del commissario Ue all'allargamento, precisando che gli aiuti
per Sarajevo saranno definiti "più tardi quest'anno" e fanno
parte del pacchetto di quasi tre miliardi destinato ai programmi
di assistenza che coprono più Paesi insieme della regione.
Lo scopo di questi fondi Ipa, ha aggiunto Stano, è quello di
puntare "sulle priorità strategiche per ciascun Paese e sulla
cooperazione regionale e territoriale, in particolare su riforme
di settore". Il sistema di aiuti Ue promette poi di operare con
regole più semplici e più "mirato sui risultati". (ANSA)