(ANSAmed) - BELGRADO, 3 OTT - C'e' ancora parecchio lavoro da
fare per garantire un futuro europeo ai Balcani, nonostante i
progressi compiuti dall'ultimo rapporto della Commissione
internazionale per i Balcani da lui presieduta. Lo ha detto l'ex
premier Giuliano Amato, intervenuto ieri a Belgrado alla
sessione conclusiva del quarto Forum sulla sicurezza. In
dichiarazioni all'agenzia Tanjug, Amato sottolinea al tempo
stesso la necessita' di un piu' largo consenso verso
l'allargamento dell'Unione europea.
"Dall'ultimo rapporto della mia commissione si e' prodotto qualcosa di utile e molto produttivo. Il tempo non e' andato perso e il tutto non e' rimasto cosi' com'era", ha detto l'ex presidente del consiglio che era a capo della Commissione internazionale sui Balcani nel 2005, quando fu stilato il rapporto in questione. "Cio' tuttavia non e' sufficiente e c'e' ancora del lavoro da fare", ha aggiunto Amato per il quale tuttavia non vi e' bisogno di una nuova Commissione sui Balcani.
"E' necessario peraltro un maggiore impegno a favore dell'allargamento nei Paesi occidentali dell'Unione, come anche qui nei Balcani". "La Ue non e' affatto un paradiso, ma una grande sfida che dobbiamo affrontare tutti insieme, ora piu' degli anni passati". "Tutti noi abbiamo le stesse paure, le stesse speranze, e questo e' un buon motivo per stare insieme", ha concluso. (ANSAmed)
"Dall'ultimo rapporto della mia commissione si e' prodotto qualcosa di utile e molto produttivo. Il tempo non e' andato perso e il tutto non e' rimasto cosi' com'era", ha detto l'ex presidente del consiglio che era a capo della Commissione internazionale sui Balcani nel 2005, quando fu stilato il rapporto in questione. "Cio' tuttavia non e' sufficiente e c'e' ancora del lavoro da fare", ha aggiunto Amato per il quale tuttavia non vi e' bisogno di una nuova Commissione sui Balcani.
"E' necessario peraltro un maggiore impegno a favore dell'allargamento nei Paesi occidentali dell'Unione, come anche qui nei Balcani". "La Ue non e' affatto un paradiso, ma una grande sfida che dobbiamo affrontare tutti insieme, ora piu' degli anni passati". "Tutti noi abbiamo le stesse paure, le stesse speranze, e questo e' un buon motivo per stare insieme", ha concluso. (ANSAmed)
