(ANSAmed) - BELGRADO, 27 OTT - Il Parlamento serbo, al
termine di un lungo dibattito in aula protrattosi per oltre 12
ore, ha approvato nella tarda serata di ieri la revisione del
bilancio 2014, che comprende le dure misure di tagli e
austerita' adottate nelle scorse settimane dal governo per
risanare le finanze, incentivare il settore privato e
modernizzare il Paese, che e' avviato sulla strada
dell'integrazione nella Ue. A favore hanno votato 188 deputati
(sul totale dei 250 del parlamento unicamerale), i contrari sono
stati 10. Dal primo novembre scatteranno le riduzioni dei salari
nel pubblico impiego e delle pensioni superiori ai 25 mila
dinari (circa 210 euro). I salari verranno tagliati di circa il
10 per cento, mentre non vi saranno riduzioni per il 61% dei
pensionati con assegni inferiori ai 25 mila dinari. Per
1.510.000 di pensionati con assegni al di sotto dei 40 mila
dinari (336 euro) il taglio sara' inferiore al 10%, mentre la
riduzione sara' superiore al 10% per chi ha una pensione di
oltre 40 mila dinari.
Il premier Aleksandar Vucic, intervenendo in aula prima del
voto, ha chiesto ai cittadini "un anno e mezzo di pazienza e
risparmi", sostenendo che nel 2016 la Serbia uscira' dal tunnel
registrando "il tasso di crescita piu' alto in Europa". "Abbiamo
deciso i tagli per ridurre la differenza fra ciò" che abbiamo
guadagnato e quello che spendiamo, per ridurre il nostro debito
e incrementare la crescita. Non vi sono alternative", ha detto
Vucic secondo il quale quest'anno il Pil registrera' un calo fra
lo 0.3% e lo 0,4% sopratutto a causa delle catastrofiche
inondazioni di maggio. Il prossimo anno, ha aggiunto, si prevede
per la Serbia una crescita economica di circa l'1%.(ANSAmed).