(ANSAmed) - BELGRADO, 10 NOV - Il dissidio sul Kosovo ha
offuscato la storica visita che il premier albanese Edi Rama ha
compiuto oggi a Belgrado, la prima in Serbia di un alto
esponente governativo di Tirana negli ultimi 68 anni, da quando
il leader comunista Enver Hoxha incontro' nella capitale
dell'allora Jugoslavia il Maresciallo Tito. Nell'attesa
conferenza stampa congiunta con il premier serbo Aleksandar
Vucic, tutto e' andato bene fino a quando Rama non ha deciso di
affrontare la spinosa questione del Kosovo. E' stato allora che
e' mutata repentinamente l'atmosfera amichevole e pacifica
evocata dalla comune intenzione di dialogo, cooperazione,
riconciliazione regionale e reciproca volonta' di integrazione
europea. Alle sorprendenti dichiarazioni di Edi Rama, che ha
invitato apertamente Belgrado a riconoscere l'indipendenza del
Kosovo, Vucic ha risposto a muso duro parlando di nuova
'provocazione' di Tirana dopo quella del drone con la bandiera
della 'Grande Albania' fatto volare sullo stadio di Belgrado
dove il 14 ottobre si giocava Serbia-Albania. Episodio questo
che aveva causato una grave crisi politica e diplomatica fra i
due Paesi, e il rinvio a oggi della visita di Rama, programmata
inizialmente per il 22 ottobre. "Sul Kosovo si sa che abbiamo
posizioni opposte, ma la realta' e' una e incontrovertibile:
l'indipendenza del Kosovo e' un dato di fatto, e' basata sul
parere espresso dalla Corte internazionale di giustizia, ed e'
un processo che non puo' essre piu' fermato", ha detto Edi Rama
davanti a un Vucic stupito e sempre piu' contrariato. "Prima
riconoscerete l'indipendenza di Pristina, piu' velocemente
potremo fare progressi", ha aggiunto il premier albanese secondo
il quale cio' sarebbe importante per la sicurezza non solo dei
Balcani ma anche dell'intera Europa. "Non mi aspettavo una tale
provocazione - ha ribattuto Vucic. Sono dispiaciuto del fatto
che Rama abbia utilizzato questa occasione per parlare di temi
non concordati. Questo non posso consentirlo ed e' mio compito
non permetere a nessuno di umiliare la Serbia a Belgrado". "Non
so Rama cosa abbia a che fare con il Kosovo, che secondo la
costituzione e' parte della Serbia e non ha mai avuto e non
avra' alcun rapporto con l'Albania". In serata lo stesso premier
serbo su twitter si e' rammaricato del fatto che "la
provocazione di Edi Rama abbia vanificato l'opportunita' di
aprire una pagina nuova nei rapporti tra Serbia e Albania",
mentre in tanti a Belgrado hanno parlato di scarsa sensibilita'
e grossolana violazione del protocollo diplomatico da parte del
premier albanese. Tuttavia, nonostante le scintille dello
scontro verbale in conferenza stampa, sia Vucic che Rama hanno
manifestato la volonta' di andare avanti sulla strada del
miglioramento dei rapporti. E Rama ha invitato Vucic a visitare
l'Albania il prossimo anno, per non far passare - ha detto -
altri 68 anni prima di un nuovo vertice bilaterale. Domani Edi
Rama dovrebbe recarsi a Presevo, in una regione del sud della
Serbia a maggioranza di popolazione di etnia albanese. (ANSAmed)