(ANSAmed) - BELGRADO, 24 NOV - La Serbia e' contraria a una
eventuale revisione dell'accordo di pace di Dayton senza il
consenso di tutti coloro che parteciparono alla sua stesura. Lo
ha detto il ministro degli esteri Ivica Dacic, in occasione del
19/mo anniversario della firma dell'intesa che pose fine alla
guerra di Bosnia del 1992-1995. "Non ci sara' alcuna revisione
dell' accordo di Dayton senza il consenso di coloro che lo hanno
firmato, vale a dire dei tre popoli che compongono la
Bosnia-Erzegovina (musulmani, serbi, croati, ndr)", ha detto
Dacic citato dai media. La Serbia, ha aggiunto, e' "fortemente
impegnata a favore del mantenimento della pace in Bosnia, per
questo intende avere un ruolo costruttivo". "Noi auguriamo ogni
bene alla Bosnia-Erzegovina, vogliamo che nel Paese regni la
stabilita', sosteniamo il suo cammino europeo e auspichiamo
buoni rapporti con la popolazione serba che vive in Bosnia", ha
detto Dacic. L'accordo di pace di Dayton (Usa), firmato il 21
novembre 1995 dai presidenti di Bosnia, Serbia e Croazia - Alija
Izetbegovic, Slobodan Milosevic e Franjo Tudjman, tutti
scomparsi - pose fine al dramma della guerra, ma d'altra parte
ha sancito la ferrea divisione etnica fra le tre componenti del
Paese, alla base dell'immobilismo politico e dello stallo delle
riforme, che impedisce un avanzamento della Bosnia verso
l'integrazione europea. Per questo alcuni hanno messo in
discussion l'accordo di Dayton, ipotizzando una sua revisione.
(ANSAmed)