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Serbia: premier Vucic a Roma, Italia nostro primo partner

Contiamo su suo appoggio per Europa.Un danno stop a South Stream

09 dicembre, 19:30

(ANSAmed) - BELGRADO, 9 DIC - L'Italia resta uno dei primi partner in assoluto della Serbia, sia in termini politici che economici, e Belgrado ritiene fondamentale il costante appoggio del governo italiano al suo cammino verso l'integrazione nell'Unione europea. E' questo il messaggio che il premier Aleksandar Vucic intende portare a Roma, dove incontrerà il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il premier Matteo Renzi e il presidente del Senato Pietro Grasso.

In un'intervista all'ANSA poco prima della partenza per Roma, Vucic ha sottolineato la grande importanza che gli investimenti italiani hanno per l'economia e l'occupazione in Serbia, e ha elogiato la politica economica orientata alla crescita avviata dal governo di Matteo Renzi.

"Vado a Roma - ha detto Vucic - per dire che la Serbia conta sull'Italia, che il nostro Paese intende attuare le riforme e che farà del suo meglio per garantire la ripresa già dal prossimo anno, ma sopratutto nel 2016-2017. Noi contiamo sull'ulteriore appoggio dell'Italia nel nostro cammino europeo".

Definendo l'Italia "uno dei Paesi più importanti per la Serbia" e "il suo maggiore partner commerciale", Vucic si è detto soddisfatto per l'afflusso dei "tanti investitori italiani" la cui attività è fondamentale per l'economia del Paese balcanico, colpito anch'esso dalla crisi globale e che soffre per le conseguenze delle disastrose alluvioni di maggio. "L'Italia - ha detto il capo del governo di Belgrado - sta facendo importanti riforme e sostiene la crescita come nuovo modello di politica economica. Noi condividiamo tale politica".

"E credo, ha osservato, che anche l'Italia come la Serbia sia molto interessata alla stabilita' regionale".

Particolare gratitudine Vucic ha espresso per il fermo e convinto sostegno dell'Italia al processo di integrazione europea della Serbia, che ha avviato ufficialmente il negoziato di adesione alla Ue lo scorso gennaio ma che attende ancora l'apertura del primo capitolo negoziale. "L'Italia, che conclude a fine anno il suo semestre di presidenza Ue, chiede l'apertura dei primi capitoli, e di questo siamo molto grati. Ma noi sappiamo che non dipende solo dall'Italia, ci sono altri Paesi", ha detto Vucic.

Nell'intervista all'Ansa il premier serbo si e' poi riferito allo stop imposto dalla Russia al progetto di gasdotto South Stream, una decisione che ha definito "una brutta notizia per la Serbia" sia in termini di stabilita' energetica del Paese sia per le società di costruzione coinvolte nel progetto. "Non v'è dubbio che con Renzi parlerò anche di questo, per sentire quello che pensa al riguardo".

E alla domanda sul ruolo che la Serbia potrà avere con la presidenza Osce nel 2015 per una mediazione nella crisi ucraina (tenuto conto dei suoi buoni rapporti con Mosca), il premier ha mostrato di non farsi illusioni. "Faremo tutto il possibile per stabilizzare la situazione, ma non mi aspetto risultati clamorosi. La situazione e' estremamente complessa, e noi siamo un piccolo Paese". (ANSAmed).

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