Vucic ha invitato gli investitori sloveni a partecipare al processo di privatizzazione delle circa 512 aziende serbe e ai grandi progetti di investimento, con i quali la Serbia cerca di rilanciare la propria economia. "Le imprese slovene sarebbero con il proprio know-how un fattore importante per la modernizzazione della Serbia", ha dichiarato Vucic, che si augura al contempo che anche le aziende serbe aumentino i propri investimenti in Slovenia, soprattutto nel settore alimentare e in quello commerciale. La Serbia - ha osservato Vucic - può essere una risorsa anche per la Slovenia, perché ha accordi di libero scambio con gli stati UE, con la Russia e con gli stati Cefta.
Cerar da parte sua ha sottolineato l'importanza della presenza slovena in Serbia, con 1.300 aziende che danno lavoro a 35 mila persone. La Slovenia è al decimo posto tra i più importanti partner commerciali della Serbia con investimenti pari a 1,1 miliardi di euro (2013). Cerar ha affrontato anche il tema relativo alla successione alla vecchia Federazione jugoslava, di cui facevano parte i due Paesi, a cominciare dagli indennizzi dei depositi bancari dei cittadini delle ex repubbliche jugoslave, che la Slovenia dovrà liquidare. Cerar ha dichiarato che la Slovenia onorerà i propri impegni.
I due caoi di governo hanno inoltre partecipato a un incontro fra imprenditori dei due Paesi, tenutosi alla Camera di commercio di Lubiana. (ANSAmed).