L'intera dirigenza del Partito democratico, a cominciare dal presidente Bojan Pajtic, insieme a numerosi cittadini si sono recati in corteo dalla sede del partito al cimitero dove riposa Djindjic, sulla cui tomba hanno deposto fiori e corone.
Zoran Djindjic fu il primo premier della Serbia dopo la caduta del regime di Slobodan Milosevic nell'autunno 2000, travolto dalla protesta popolare e dalla pressione dei movimenti democratici. Il suo governo si insedio' il 25 gennaio 2001, e sin dall'inizio lavoro' a favore della generale democratizzazione della societa' e di profonde riforme economiche e sociali. Il governo Djindjic da subito si schiero' a favore di buone relazioni con l'Occidente e di una piena cooperazione con il Tribunale penale internazionale dell'Aja (Tpi) per i crimini della ex Jugoslavia. Durante il suo mandato furono arrestati e consegnati al Tpi vari criminali di guerra, compreso lo stesso Slobodan Milosevic. Djindjic fu uno dei fondatori del Partito democratico del quale fu presidente dal gennaio 1994 alla sua uccisione. Il premier riformista fu assassinato a colpi di pistola sparati a distanza con un silenziatore nella mattinata del 12 marzo 2003, mentre era nel cortile antistante l'edificio del governo, nel centro di Belgrado. Due persone, ritenute gli esecutori dell'uccisione, sono state processate e condannate a 40 anni di carcere, mentre non si conoscono ancora i mandanti dell'assassinio, che alcuni ritengono di dover cercare in ambienti deviati dei servizi segreti, collusi con forze paralmilitari. (ANSAmed)