In Bosnia Erzegovina, grazie soprattutto alla devizione per la Madonna di Medjugorje, il settore è infatti in grande ascesa: "Sono dati - prosegue Raspudic - fino a poco tempo fa impensabili e l'Italia, in questo contesto, costituisce una delle nazioni con più rilevanza in termini di turismo offerto grazie ai voli diretti effettuati dagli aeroporti di Napoli e Bari per Mostar. Meta principale è ovviamente Medjugorje che per la sua spiritualità è oggi punto di riferimento per il pellegrinaggio dell'est Europa, seguita immediatamente da mete puramente vacanziere e naturalistiche che attirano turisti di tutta Europa grazie alle bellezze offerte dal territorio".
Il turismo religioso, tradizionalmente un mercato molto forte in Italia, è in pieno sviluppo nell'area balcanica, come ha confermato oggi a Napoli Valentina Della Corte, professore associato di Economia e Gestione delle Imprese all'Università degli studi Federico II: "Il pellegrino - ha detto - contribuisce alla destagionalizzazione delle destinazioni.
L'obiettivo deve essere quello di innovare l'offerta culturale e migliorare continuamente i servizi e l'upgrading della ricettività. La principale motivazione è la visita di luoghi religiosi (santuari, chiese, abbazie e luoghi di culto) non solo per la sacralità del luogo, ma anche per la bellezza artistica e culturale".
"Il turismo religioso - ha spiegato infine Igor Asciutto, direttore commerciale del Tour Operator specializzato Balkan Express - è un fenomeno in grande espansione che ogni anno porta in Italia 3,5 milioni di euro e oltre 5 milioni e mezzo di presenze annuali. I viaggi per motivi religiosi costituiscono il 2,1% del totale, con un incremento pari al 48,5%; assorbendo il 5% del fatturato del comparto. Gli ultimi studi stabiliscono che il turismo religioso non conosce crisi. Inoltre i dati mostrano un aumento del 30% di visitatori provenienti dai Balcani diretti in Campania". (ANSAmed).