Per la dirigenza serba tale Comunità - prevista dall'accordo con Pristina del 19 aprile 2013 - deve disporre di poteri reali in campi quali la sanità, l'istruzione e altri settori importanti della vita quotidiana. Posizione questa avversata da Pristina, che non è disposta a concedere alle municipalità serbe eccessivi poteri, ed è orientata piuttosto a considerare la Comunità un organismo di poco peso, una sorta di organizzazione non governativa.
Altri temi in discussione sono l'energia, le telecomunicazioni e la questione del 'Parco della Pace' creato dai serbi al ponte sull'Ibar a Kosovska Mitrovica. Ai colloqui di Bruxelles, con la mediazione dell'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza Ue Federica Mogherini, partecipano i premier serbo Aleksandar Vucic e kosovaro Isa Mustafa.(ANSAmed).