Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Immigrazione: emergenza in Serbia, 23 mila in 2 settimane

Quattro centri accoglienza, governo mobilitato, si spera in Ue

24 agosto, 11:57

(ANSAmed) - BELGRADO, 24 AGO - In Serbia e' sempre emergenza immigrati. Nelle ultime due settimane oltre 23 mila profughi sono entrati in Serbia, quasi 90 mila dall'inizio dell'anno. Le autorità di Belgrado sono mobilitate per dare prima assistenza agli immigrati, e finora sono stati allestiti quattro centri di accoglienza, due a sud (Presevo e Miratovac) e due a nord, al confine con l'Ungheria (Kanijia e Subotica), A breve e' prevista l'apertura di un ulteriore centro alle porte di Belgrado, lungo l'autostrada per l'aeroporto. A migliaia continuano ad affluire nel Paese dopo la decisione della Macedonia di togliere il blocco alla frontiera con la Grecia. Una piccola parte decide di chiedere asilo alla Serbia, la gran parte di loro prosegue invece il viaggio verso l'Ungheria e da li' alla volta di Germania, Austria e altri Paesi Ue del nord Europa. Entrare in Ungheria tuttavia e' sempre più difficile dopo la decisione del governo di Viktor Orban di erigere una barriera metallica lungo tutti i 175 km della frontiera con la Serbia.
Come ha riferito l'Ufficio di Belgrado dell'Alto commissariato dell'Onu per i profughi (Unhcr), nella notte tra sabato e domenica sono stati oltre 7 mila gli immigrati entrati in Serbia dal confine con la Macedonia - gran parte dei quali profughi dalle zone di guerra di Siria, Iraq, Afghanistan - e altre migliaia sono attesi per oggi.
Oltre ai centri assistenza, è prevista oggi l'apertura nella capitale serba di un centro informazioni a disposizione dei profughi, compresa assistenza psicologica. I governi serbo e macedone - due Paesi che non fanno parte della Ue - hanno detto di aspettarsi nuovi aiuti da parte dell'Unione europea. A Belgrado sono stati istituiti una decina di punti di assistenza igienica, con toilette e docce.
Aiuti - tende, materassi, stufette, gruppi elettrogeni - vengono inviati anche dal Centro umanitario serbo-russo che ha base a Nis, nel sud della Serbia. (ANSAmed).

© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati