"Con 500 nostre imprese presenti nel Paese e con una lunghissima tradizione di rapporti tra le nostre due culture e comunità il binomio cultura e impresa è il modo più naturale per aumentare l'offerta di lingua e cultura italiana in Serbia" ha dichiarato l'ambasciatore italiano in Serbia Giuseppe Manzo inaugurando l'associazione, il cui primo atto ufficiale è stato simbolicamente una donazione di generi di prima necessità alla Croce Rossa locale che sta assistendo i profughi che attraversano il nord della Serbia verso l'Ungheria. "La solidarietà -ha aggiunto Manzo- è uno dei valori condivisi dalle nostre culture, nel quadro della comune appartenenza alla famiglia europea".
Costituita con il sostegno dell'Ambasciata italiana e dell'Istituto italiano di Cultura di Belgrado, "Piazza Italia" si è presentata alla cittadinanza di Subotica con un concerto per pianoforte del duo "Chiaro di Luna" formato dalla pianista Vesna Radi e dal tenore Marko Tomi che si sono esibiti in brani di Opera italiana. Da domani inoltre sarà aperta presso la sede dell'associazione la mostra fotografica "Per l'Esercito serbo", a cura dalla giornalista Mila Mihajlovic, che, a cento anni dal suo svolgimento, racconta la storia del salvataggio dell'esercito serbo nell'inverno nel 1915-1916 grazie al decisivo intervento della Marina militare italiana durante la Prima Guerra Mondiale.
Alla cerimonia d'inaugurazione dell'associazione, oltre all'Ambasciatore Manzo e al Presidente dell'associazione Carmine Tarallo, hanno partecipato il Sindaco di Subotica Jene Maglai e il Direttore dell'Istituto di Cultura Davide Scalmani. La Vojvodina è la più ricca regione della Serbia abitata da quasi due milioni di persone ed è l'area in cui si concentra la maggiore presenza imprenditoriale italiana, soprattutto sul fronte delle piccole e medie imprese, in settori quali l'agroalimentare, il tessile e quello delle fonti energetiche rinnovabili. Il legame tra la Vojvodina e l'Italia può inoltre contare sulle relazioni storiche con alcune Regioni italiane come l'Emilia Romagna, l'Umbria e soprattutto il Friuli Venezia Giulia. (ANSAmed)