(ANSAmed) - BRUXELLES, 28 GEN - Bene i progressi compiuti nel
2015 nella normalizzazione delle relazioni fra Serbia e Kosovo e
un appello a Belgrado e Pristina perché facciano passi avanti
nella piena attuazione degli accordi finora raggiunti, una
condizione per l'adesione della Serbia all'Ue. Questi i passaggi
chiave della risoluzione approvata dalla commissione esteri del
Parlamento europeo, con 50 voti a favore, due contrari e quattro
astensioni.
"La Serbia ha ancora molto lavoro davanti a sé, ma il Paese può contare sul pieno sostegno del Parlamento europeo" spiega il relatore, David McAllister (Ppe). Secondo McAllister "la Serbia ha fatto sostanziali progressi nel suo percorso verso l'Unione europea" e "l'apertura dei primi capitoli (dei negoziati di adesione, ndr) sono un meritato riconoscimento dei progressi fatti negli ultimi mesi, specie nella normalizzazione delle relazioni con il Kosovo". La risoluzione fa appello a Belgrado perché prosegua le sue riforme sistematiche, assicuri che il lavoro di giudici e procuratori sia libero da influenze politiche e aumenti gli sforzi per lottare contro la corruzione e il crimine organizzato. L'Assemblea di Strasburgo voterà il documento il prossimo 4 febbraio. (ANSA)
"La Serbia ha ancora molto lavoro davanti a sé, ma il Paese può contare sul pieno sostegno del Parlamento europeo" spiega il relatore, David McAllister (Ppe). Secondo McAllister "la Serbia ha fatto sostanziali progressi nel suo percorso verso l'Unione europea" e "l'apertura dei primi capitoli (dei negoziati di adesione, ndr) sono un meritato riconoscimento dei progressi fatti negli ultimi mesi, specie nella normalizzazione delle relazioni con il Kosovo". La risoluzione fa appello a Belgrado perché prosegua le sue riforme sistematiche, assicuri che il lavoro di giudici e procuratori sia libero da influenze politiche e aumenti gli sforzi per lottare contro la corruzione e il crimine organizzato. L'Assemblea di Strasburgo voterà il documento il prossimo 4 febbraio. (ANSA)
