L'annuncio e' giunto all'indomani della decisione dei partiti di opposizione di creare uno special team legale per controllare il processo di scrutinio. Lo stesso premier Vucic, in una conferenza stampa ieri a Belgrado, aveva parlato di "cose strane avvenute nella notte elettorale", dopo che tutti i leader dell'opposizione si erano recati a sorpresa nella sede della commissione elettorale per 'controllare' le operazioni di scrutinio.
I dubbi dell'Sns e del suo leader Vucic sono legati al fatto che il Partito del progresso serbo era dato ben al di sopra del 50% nelle prime ore dopo la chiusura dei seggi da parte di istituti di ricerca indipendenti, mentre dopo l'arrivo dei capi dell'opposizione alla commissione elettorale, nel corso della notte, il trend di diversi piccoli partiti di opposizione ha cambiato repentinamente direzione, decretando il superamento della soglia di sbarramento del 5%. E ciò a scapito della percentuale dell'Sns, 'sceso' al 48%.
"L'Sns vuole che venga riesaminato l'intero processo di conteggio delle schede", ha detto oggi Vucic.
Intanto Vucic ha dichiarato oggi che "stabilità" è una parola chiave per la Serbia. "Intendo oppormi fermamente - ha aggiunto - ad ogni tentativo di destabilizzazione in Serbia, a scenari sul modello della Macedonia o dell'Ucraina. Non permetteremo che ciò accada anche in Serbia", ha aggiunto il premier, che per il suo contributo alla riconciliazione nei Balcani e al mantenimento della stabilita' nella regione e' stato elogiato dai principali leader europei e dall'amministrazione americana.
(ANSAmed).